Domande frequenti - Sono un lavoratore malato di tumore. Quali sono i miei diritti e quelli dei miei familiari? |
Nel suo caso è possibile il riconoscimento di uno stato di invalidità tra il 71 ed il 90%; raggiungendo il 74% è possibile ottenere l'assegno di invalidità (275,87 euro mensili)
La certificazione di grave patologia viene rilasciata dai medici competenti e non sta alla scuola decidere se riconoscerla o meno.
avv. Gianluigi Moise
Mi risulta che il contratto del settore commercio, salvo diverse norme locali, preveda un periodo massimo retribuito di sei mesi ed un ulteriore periodo di quattro mesi in aspettativa non retribuita, da giustificarsi con consegnando adeguata certificazione sanitaria.
avv. Gianluigi Moise
Terminato il periodo di comparto, che varia a seconda dell'anzianità di servizio, le terapie salvavita permettono di accedere ad un periodo di aspettativa non retribuita di sei mesi frazionabili.
avv. Gianluigi Moise
Nel settore privato l'INPS non deroga all'obbligo di presenza a domicilio; ciò è sicuramente ammissibile se la malattia non dipende dallo stato di invalidità, mentre potrebbe essere contestato se è dipendente dalla patologia invalidante.
La possibilità di ottenere un riconoscimento dell'invalidità civile c'é ma l'importo della pensione è di soli 267,57 euro, per di più soggetti ad un limite di reddito (4.596,02 annui per invalidi al 74-99% e 15.627,22 per invalidi al 100%). Potrebbe essere concesso per il periodo di chemioterapia, se particolarmente debilitante, un'indennità di ulteriori 492,97 euro. Il tutto viene corrisposto dal mese successivo alla domanda.
Il riconoscimento della necessità di assistenza continua non significa di per sè inidoneità al lavoro; è un classico caso di scuola quello di chi è impossibilitato a deambulare ma svolge attività informatiche. La sola conseguenza potrebbe essere la rivalutazione da parte del "medico competente", nominato dall'azienda, del "piano di lavoro". In pratica potrebbero esserci delle prescrizioni sui tempi stazionamento in certe posizioni, etc.
Il codice 048 le garantisce l'esenzione dal ticket per tutti gli accertamenti e visite connesse con la patologia oncologica.
Il posizionamento nelle graduatorie dei tagli dipende dalla contrattazione collettiva, compresa quella decentrata locale e quella aziendale. E' quindi necessario consultare i contratti in vigore nella sua azienda.
Il diritto al passaggio ad un contratto a tempo parziale esiste sicuramente nel suo caso, anche se dipendente da un accertamento dello stato di invalidità che, mi pare d'aver capito, c'è già stato.
I certificati sono di competenza del medico che ha in carico il paziente e, nel caso degli ospedali, l'uso del certificato telematico risulta quasi nullo. Il certificato cartaceo è comunque valido.
avv. Gianluigi Moise
avv. Gianluigi Moise
Purtroppo nel suo contratto non vi è un diritto all'aspettativa, che rimane una facoltà del datore di lavoro.
La possibilità di ottenere i benefici della legge 104 (c.d. handicap in stato di gravità) dipende non solamente dallo stato di invalidità ma anche dalla situazione sociale (mancanza di una adeguata rete familiare, abitazione in zona disagiata o priva di ascensore, distanza da negozi di generi di prima necessità, etc.).
Di fronte a soprusi nel mondo del lavoro, senza avere almeno la garanzia di un contratto a tempo indeterminato, le difese personali (avvocato, sindacato) non garantiscono da successive ritorsioni.
Non può non essere concesso un periodo di malattia che, però, normalmente non può superare i sei mesi, anche frazionati, nell'arco di un anno.
Attualmente, se il grado di parentela dell'assistito non supera il secondo grado, è possibile ottenere comunque i permessi.
Non è certamente legale l'invito a licenziarsi ed ella ha comunque diritto al mantenimento del posto di lavoro fino all'esaurimento del periodo di comporto per le assenze da malattia. A secondo del contratto che le viene applicato il periodo di comporto, mai inferiore ai 6 mesi, può essere più o meno lungo; parimenti, a seconda del contratto, vengono riconosciuti maggiori diritti nel caso di gravi patologie.
La sola presenza di una terapia in corso può non incidere sul giudizio della commissione. Comunque a breve dovrebbe ricevere il verbale definitivo della commissione medica.
avv. Gianluigi Moise
La previsione di una terapia salvavita riguarda solamente il conteggio delle assenze per il periodo di comporto, ove il contratto lo preveda, ma non incide sulla copertura dell'indennità di malattia da parte dell'INPS; quindi i primi tre giorni a carico del datore rimangono ed è quest'ultimo che potrebbe avere interesse alla scelta di un periodo di ma
La valutazione della grave patologia va effettuata da un medico di una struttura pubblica, abitualmente un medico legale, ma il suo effettivo riconoscimento a fini lavorativi dipende dalla tipologia di contratto appliccato.
Il congedo per malattia ha una durata massima di almeno sei mesi; il periodo può raggiungere anche i 18 mesi ma ciò dipende dal tipo di contratto di lavoro, pubblico o privato, e dal comparto di appartenenza.
Il contratto dei tessili garantisce solamente il diritto di porsi in aspettativa non retribuita per un ulteriore periodo di 120 giorni allegando certificazioni mediche a sostegno della domanda, che dovrà essere presentata prima della scadenza dei sei mesi.
E' previsto che chi abbia versato almeno 5 anni di contributi, di cui 3 negli ultimi 5, possa richiedere, tramite patronato il riconoscimento dell'assegno di invalidità o della pensione di inabilità.
Il periodo massimo di malattia e la possibilità di ottenere ulteriori periodi a retribuzione ridotta o in aspettativa non retribuita dipende da vari fattori: contratto di lavoro, anzianità di servizio, presenza di una grave patologia che richieda terapie salvavita. Normalmente la presenza di una patologia grave garantisce almeno un periodo di conservazione del posto di lavoro pari a 18 mesi.
Il periodo massimo di malattia e la possibilità di ottenere ulteriori periodi a retribuzione ridotta o in aspettativa non retribuita dipende da vari fattori: contratto di lavoro, anzianità di servizio, presenza di una grave patologia che richieda terapie salvavita. Normalmente la presenza di una patologia grave garantisce almeno un periodo di conservazione del posto di lavoro pari a 18 mesi.
Normalmente l'indennità di malattia è a carico totale del datore di lavoro per i primi 3 giorni e, successivamente, a carico parziale dell'INPS, mentre al datore di lavoro spetta la rimanente quota fino a a copertura dello stipendio base.
Egregia signora,
Non ancora risposta...
Il datore di lavoro è tenuto a corrispondere l’integrazione dell’indennità di malattia e pertanto compie un illecito se non adempie a questo obbligo; voglio solo ricordare che tali inadempienze, per essere perseguite, devono essere portate a conoscenza degli ispettori dell’INPS e devono risultare da documenti o testimonianze.
La possibilità di ottenere una riduzione di orario, pari a 2 ore giornaliere, viene concessa solamente con il riconoscimento dello stato di handicap grave ai sensi dell’ art.3, comma 3, della legge 104/1992.
Se c’è uno stato di malattia acuta ed effettivamente la chemioterapia viene fatta in stato di acuzie il lavoratore può farsi rilasciare un certificato di malattia che copra i giorni della chemioterapia ed i giorni necessari per il ripristino delle cosiddette “energie lavorative”.
La legge 104/1992 tutela i diritti dei lavoratori malati che devono affrontare terapie salvavita. ..Le assenze per effettuare le cure o da ricoverati o in regime di day hospital sono escluse dal computo dei giorni di assenza per malattia normalmente previsti e sono retribuiti interamente.
Oltre al riconoscimento dell'invalidità civile (L. 118/1971), Suo marito può usufruire anche dei benefici previsti dalla legge sull'handicap (L. 104/1992), che devono essere richiesti alla ASL di competenza.
Il lavoratore dipendente, autonomo o parasubordinato ha diritto alla pensione di inabilità (L. 222/1984), purché sia in possesso dei seguenti requisiti
Prima delle dimissioni Le consigliamo di chiedere al vostro medico di base l'attivazione dell'ADI (assistenza domiciliare integrata).
In questo caso il servizio di assistenza medica è coordinato con quello socio-assistenziale trattandosi di una situazione complessa.
La legge 104/1992 inoltre stabilisce che, ottenuto il riconoscimento dello stato di "handicap in situazione di gravità" Lei possa usufruire di permessi lavorativi per assistere il suo papà.