La famiglia può essere considerata come quel luogo supportivo emozionale  ideale, all’interno del quale, il malato può “depositare/proiettare e trovare contenimento” per le sue ansie, paure, angosce,  e preoccupazioni legate alla malattia tumorale.
“Siamo nati in famiglia. La famiglia ha costituito il luogo ed il tramite delle nostre prime relazioni, della prima esperienza, di gruppo della nostra prima esperienza del mondo”. “La reazione di adattamento della famiglia e dei suoi membri ad uno a uno – cioè la padronanza di problemi socio-psicologici associati allo stress – offre la maggiore protezione per i membri della famiglia che si trovano a dover fronteggiare una situazione stressante e la maggior assicurazione che la famiglia continuerà come un’unità vitale, in grado di venire incontro ai diversi bisogni dei suoi membri una volta che essi abbiano superato lo stress”.