Qualsiasi patologia che produca effetti invalidanti permanenti, o per lo meno duraturi, può condurre al riconoscimento dello stato di invalido civile. L’effettiva corresponsione di un beneficio economico dipende però dal grado di invalidità assegnato (almeno il 74%) e dai redditi propri dell’invalido. La pensione o assegno competono comunque solo a chi non abbia ancora raggiunto, al momento della domanda, i 65 anni. Altri benefici possono essere assegnati con gradi inferiori di invalidità, ad esempio l’esonero integrale dal ticket (67%). Nei soli casi più gravi, quando l’invalido non possa deambulare o adempiere agli atti quotidiani della vita, si ha la corresponsione dell’indennità d’accompagnamento, a prescindere dall’età e dal reddito.

Nella caso descritto, la sola neoplasia a prognosi favorevole, con grave compromissione funzionale, non supera il 70%, sempre che non vi sia la compresenza anche di altre patologie.

Per ottenere il riconoscimento dello stato di invalido civile è necessario ottenere da un medico “certificatore” (buona parte dei medici di base lo sono) il rilascio di un certificato medico informatizzato; successivamente il richiedente, personalmente previo rilascio da parte dell’INPS di un PIN d’accesso oppure tramite un Patronato o Associazione di categoria, deve presentare domanda, sempre informatizzata, all’INPS. Giova ricordare che taluni Patronati ed Associazioni forniscono in sede anche il servizio del medico “certificatore”.

Con la stessa domanda si può richiedere anche il riconoscimento dei benefici derivanti dalla legge 104/1992 (riduzione d’orario lavorativo per l’invalido, concessione di permessi lavorativi al parente, etc.).

Le modalità per la presentazione della domanda e l’elenco dei medici certificatori possono essere consultate sul sito dell’INPS al seguente indirizzo: http://www.inps.it/newportal/default.aspx?iIDLink=40.