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Domande frequenti

Se avete domande e richieste di informazioni o di sostegno potete recarvi di persona al Centro di ascolto del Udine in via San Valentino n. 20 il lunedì, mercoledì, venerdì dalle 14 alle 16 oppure telefonare allo 0432 553721 o inviare una mail a segreteria@cericot.it

Cure Palliative (3)
Permessi,ferie, altri diritti temporanei per moglie (intervento tiroide e cure post intervento) e figlio minore di 2 anni
Mia moglie a breve sarà sottoposta ad intervento per asportare la tiroide, in quanto è stato diagnosticato un livello (TIR 4-5) di tumore maligno, che prevede appunto l'asportazione della tiroide con i linfonodi centrali,risultati anche questi compromessi e comunque da analizzare post intervento. Quasi sicuramente dovrà sottoporsi a cura mediante radioiodio, che prevede l'allontanamento da casa per evitare di sottoporre a radiazioni i famigliari (me compreso) e tantomeno il bimbo con meno di due anni. La mia domanda è questa: posso avere diritto a dei giorni mensili, ore, ferie, ecc. o altro per prendermi cura del bambino quando mia moglie non potrà e/o comunque anche della stessa moglie affetta temporaneamente da handicap? Premetto che non mi interessa nessun tipo di assegno, in quanto magari non avrebbe diritto (% di invalidità insufficiente), ma esiste qualcosa che possa garantire una condizione di aiuto a mia moglie e al bambino? (tra l'altro la ditta dove lavoro vorrebbe pure mandarmi in trasferta in questo periodo!) Cosa posso fare, richieste per handicap temporaneo del coniuge, ecc?

La richiesta di handicap ex lege 104, sommata a quella di invalidità civile, sono sicuramente le procedure più rapide (visita in 15 giorni ed esecutività provvisoria del primo verbale della commissione) per ottenerne una serie di benefici (3 giorni di permesso mensile retribuito, possibilità di richiedere il part time fino al termine dell'invalidità, permessi parentali per il figlio minore, divieto di essere inviato in sedi di lavoro più lontane oppure diritto di esse

a mia madre ammalata di tumore hanno sospeso la chemioterapia proponendoci di entrare in un programma di terapie di supporto.
a mia madre hanno sospeso la chemioterapia proponendoci di entrare in un programma di terapia di supporto. E' vero che fare le cure palliative significa che per la persona non c'è più niente da fare?

La medicina  ha considerato fino a pochi anni fa le cure palliative, ossia cure di sostegno e non orientate verso la guarigione ma verso il miglioramento della qualità della vita, come una disciplina  subordinata alle cure causali, quali  ad esempio la chirurgia, la chemioterapia e la radioterapia.

cosa si intende per cure palliative?
cosa si intende per cure palliative?

Le cure palliative sono quell’insieme di interventi terapeutici e assistenziali rivolti al malato terminale e alla sua famiglia e volti alla cura attiva e totale del malato in cui la patologia di base non risponde ai trattamenti specifici. Il loro obiettivo è la qualità della vita del malato e salvaguardarne la dignità del morire.

generale (84)
Otto anni fa ho subito una tiroidectomia totale, devo avere una patente speciale?
al rinnovo della patente ho dichiarato di non avere la tiroide e mi hanno detto che devo rinnovarlo presso una commissione speciale e che dovrò rinnovarla ogni due anni.E' possibile?

Non ritengo che debba richiedersi una patente speciale in quanto non vi sono problemi fisici a guidare un veicolo. La sorveglianza sanitaria e quindi la visita medica in commissione riguardano invece la capacità soggettiva a guidare pur facendo uso di farmaci ed avendo saltuari deficit di attenzione conseguenti alla sua patologia.


avv. Gianluigi Moise

Senza ulteriori informazioni posso solo ritenere che il periodo di malattia ricada totalmente sull'azienda; questa deve quindi pagare lo stipendio dovuto senza rimborsi da parte dell'INPS.


avv. Gianluigi Moise

L'indennità dipende non tanto dalla patologia quanto dal suo stato di impossibilità a deambulare o a compiere gli atti quotidiani della vita (lavarsi, mangiare, etc.). Se vi è autonomia non può essere concessa l'indennità.


avv. Gianluigi Moise

I miei diritti quali sono?
Sono una ragazza madre 31enne disoccupata. da poco ho scoperto di avere un gozzo tiroideo nonchè una mastopatia fibrocistica. pago visite e medicinali. non voglio pensioni ma almeno un diritti all'impiego! ho quanto meno ho qualche diritto?

Con le sue patologie non si riesce ad ottenere un punteggio sufficiente per dichiarare lo stato di invalidità e nemmeno per ottenere esenzioni ticket. Le rimane la dichiarazione di disoccupazione per l'esonero temporaneo dal ticket.


avv. Gianluigi Moise

E' necessario richiedere per sua madre una valutazione ai sensi della legge 104, presentando domanda all'INPS via web o tramite un patronato, dopo aver ottenuto un certificato del medico curante.


avv. Gianluigi Moise

La certificazione va fatta dal medico della struttura Pubblica o convenzionata ed eventualmente validata da un medico del Distretto sanitario; successivamente si avrà la registrazione nell'anagrafe sanitaria.


avv. Gianluigi Moise

Si può togliere l'inabilità ad un cardio trapiantato?
mi hanno riconosciuto l'inabilità lavorativa a causa di una cardiopatia dilatativa, da due anni sono trapiantato,sono stato richiamato a visita per accertamenti sanitari,possono togliemi la pensione che percepisco e quindi l'inabilità?

Le nuove tabelle prevedono per un trapianto cardiaco in assenza di complicanze il solo 60%, senza diritto al beneficio economico. Se vi sono complicanze la percentuale può raggiungere il 100%. L'assegno è concedibile dal 74% in su.


avv. Gianluigi Moise

si può togliere l'inabilità ad un cardio trapiantato?
Ho quarantunanni tre anni fà, mi è stata riconosciuta l'inabilità lavorativa a causa di una cardio miopatia ora che sono trapiantato mi può essere tolta?

In effetti le nuove tabelle prevedono per un trapianto cardiaco in assenza di complicanze il solo 60%.


avv. Gianluigi Moise

Il grado di invalidità dipende dalla gravità della malattia; per un beneficio economico si richiede una difficoltà respiratoria "grave" o "severa". 


avv. Gianluigi Moise

sono stata operata alla tiroide nel 2007 dopo l'esame istologico mi ha trovato un carcinoma papillare follicolare nel 2010 ho fatto tramite patronato la domanda di invalidità dove mi è stato riconosciuto il 70% di invalidità con revisione
tra un anno mi ripresento è mi tolgono tutto il 70% di invalidità ,premetto che sono ancora in cura con la medicina nucleare .....che cosa devo fare per essere riconosciuta del mio handicap visto che non ho più la tiroide.

L'assenza della tiroide di per sè non permette di raggiungere lilvelli elevati di invalidità. Il punteggio infatti varia da 11 a 100% a seconda dello stadio del carcinoma; il 70% è il punteggio massimo raggiungibile con il 3° stadio.


avv. Gianluigi Moise

Per ottenere un'assegno di invalidità è necessario raggiungere un grado del 74%. Il punteggio del 67% è sufficiente solamente per l'inserimento nelle liste speciali di collocamento.


avv. Gianluigi Moise

La mia compagna ha avuto un infarto. il cuore lavorava al 25% adesso con la terapia funziona 35/40%.
premetto che ha 48 anni è fa un lavoro usurante (3 turni a ciclo continuo)si potrebbe ipotizzare malattia professionale? si può inoltrare la domanta all'ente preposto? penso che si debba fare visita cardiologica privatamente e poi aspettare quella dell'inps o inail?adesso in questo momento è ancora ricoverata struttura riabilitativa dal 27 sett.2012 vorrei delucidazioni

E' molto difficile riconoscere all'infarto un nesso causale con l'attività lavorativa e certamente l'INAIL è molto rigido nelle sue valutazioni. Rimane l'invalidità civile, anche se gli effetti sul futuro lavorativo si limitano alla possibilità del riconoscimento di due mensilità annue di contributi figurativi se si supera il 74%.


avv. Gianluigi Moise

Indennità di accompagnamento e invalidità civile
Scuzate il mio italiano, sono canadese. Mio marito (58 anni) è italiano e ha una leucemia. Fra poco dovrà fare una chimiotherapia a l'ospedale senza potere uscire e dopo avra un tranpianto del midollo. Per aviccinarmi dell'ospidale devo affitare un piccolo appartamento (per cicra 2-3 mesi). Vorrei sapere se abbiamo diritto a l'indennità di accompagnamento e per mio mario (chi è pensionnato) a l'invalidità civile.

Se la chemioterapia risulta molto invalidante e suo marito necessiterà di assistenza potrà ottenere, per la durata della cura, l'indennità d'accompagnamento. E' però necessario presentare domanda prima del ricovero (la visita viene eseguita entro 15 giorni) perché l'indennità decorre dal mese successivo. 


avv. Gianluigi Moise

Ho 45 anni e ho subito l'asportazione della tiroide, ho diritto ai pemessi lavorativi legge 104/92 ?
ho subito l'asportazione della tiroide per un gozzo multinodulare, prendo l'eutirox e devo tenere sotto controllo i valori. ho la pressione alta e prendo la compressa ,inoltre ho le difese immunitarie basse che mi hanno causato l'alopecia e mi hanno detto che il tutto dipende dalla tiroide, secondo voi, visto che spesso mi assento da lavoro per controlli e alcune volte per malessere ho diritto ai permessi della legge 104/92?

La valutazione della legge 104 non si basa solo sullo stato di invalidità ma anche sulla situazione di disagio sociale e relazionale e sulla presenza di una rete familiare di assistenza.


avv. Gianluigi Moise

Posso essere risarcito?
tra circa un mese dovro' essere operato in bocca per una malformazione o meglio dire tumore benigno,sono disoccupato e ho gia percepito la disoccupazione x 8 mesi ora non ho piu nessun reddito e in piu ho un problema alla schiena con ernia ,inizio di artrosi che per ora fin che non sarà curata mi impedisce di svolgere un qualsiasi lavoro in quanto ho problemi nel stare in piedi seduto e anche sdraiato..volevo sapere se avendo questi due problemi che non mi permettono di trovarmi un lavoro ho il diritto a percepire un qualcosa dall inps o a chi devo far domanda.ho 38 anni divorziato e devo versare anche il mantenimento alla figlia che come gia scritto non posso piu versare x i motivi elencati

I benefici economici per l'invalidità civile (assegno o pensione di 267,57 euro mensili) vengono concessi a chi raggiunge almeno il 74% di invalidità. L'artrosi viene valutata sulla base della compromissione delle funzioni basilari (muoversi, afferrare, camminare) da un minimo del 5% ad un massimo del 100%. E' necessario rivolgersi al medico di fiducia per il rilascio di un certificato che va poi consegnato ad un patronato.

Ho diritto alla pensione di inabilità lavorativa? ho 22 anni di contributi.
ho 22 anni di contributi e sono permanente inabilità lavorativa 100 per 100 con legge 104, potrei avere l'assegno di inabilità?

La pensione di inabilità (267,57 mensili) per invalidi civili totali è soggetta ad un limite di reddito annuo individuale pari a 15.627,22 euro.


avv. Gianluigi Moise

L'indennita' di accompagnamento e' incompatibile con il lavoro in caso di cardiopatia in 4 classe nyha?
sono un dipendente statale con 12 anni di servizio. Sono affetto da SM e riconosciuto invalido al 100% e usufruisco della 104/92 art 3 commando 3. Adesso mi è' stata riconosciuta una cardiopatia ischemica in 4 classe nyha. Sto facendo richiesta di aggravamento per ottenere l'indennita' di accompagnamento. Il punto e' questo: può' in questo caso il ministero collocarmi a riposo? Io ancora vorrei continuare a lavorare, ma ho paura a presentare domanda di aggravamento proprio perché' non vorrei essere collocato a riposo. L'indennita' di accompagnamento e' incompatibile con l'attività' lavorativa?

No, l'indennità d'accompagnamento non è incompatibile con l'attività lavorativa. 


avv. Gianluigi Moise

Sì, la pensione sociale "assorbe" quella di invalidità, mantenendo di quest'ultima i parametri di reddito più favorevoli.


avv. Gianluigi Moise

L'indennità d'accompagnamento va oltre allo stato di invalidità che, molto probabilmente raggiungerebbe il massimo grado; il qualcosa in più sarebbe l'effettiva necessità di un accompagnatore per la deambulazione oppure per compiere qualcuna delle funzioni primarie della vita (vestirsi, lavarsi, alzarsi e sedersi, nutrirsi); conta anche l'incontinenza continua.

Posso fare domanda per la L 048 con diagnosi istopatologica di K invasivo cervice o devo aspettare i risultati di un secondo intervento?
Salve sono una donna di 34 anni, sono stata sottoposta ad intervento di conizzazione successivamente ad una diagnosi istopatologica di displasia grave(CIN III).Il secondo referto post conizzazione ha evidenziato carcinoma squamoso invasivo in due dei quattro quadranti. Posso chiedere ad oggi con la documentazione in mio possesso l'esenzione Legge 048 o devo aspettare il refeto del prossimo intervento?

L'esenzione ticket con il codice 48 si ottiene anche con referti istopatologici purchè provenienti da strutture pubbliche o convenzionate.


avv. Gianluigi Moise

La sindrome depressiva, a seconda del tipo ma soprattutto a seconda della sua capacità di limitare le attività lavorative, spazia da un 10 ad un 80% di punteggio di invalidità. 


avv. Gianluigi Moise

Volevamo saper se esiste una pensione per chi manca di un organo come l'utero, con ipertensione, osteoporosi e problemi al cuore.
Mia suocera ha 62 anni, all'età di 38 anni le venne asportato l'utero..negli anni è andata incontro a diversi problemi come l'ipertensione e problemi al cuore e di osteoporosi...è vero che non le spetta un minimo di pensione?

Per ottenere il beneficio dell'assegno o della pensione (pari a 267,57 euro/mese) è necessario avere meno di 65 anni ed ottenere un grado di invalidità di almeno il 74%, percentuale che potrebbe anche essere raggiunta calcolando l'impatto complessivo delle patologie elencate. In particolare sarebbe necessario conoscere il livello di gravità della cardiopatia.

Il riconoscimento dello stato di handicap grave, necessario ad ottenere i permessi o la riduzione d'orario, non dipende solamente dal grado di invalidità ma anche da difficoltà nelle relazioni sociali o nella possibilità di raggiungere autonomamente negozi ed altri servizi.


avv. Gianluigi Moise

Il periodo di conservazione del posto di lavoro per i lavoratori "non in prova", secondo il contratto della vigilanza privata, è di 240 giorni in un anno solare o, nel caso di unico episodio morboso "certificato" come tale prima dei 240 giorni, di 300. E' possibile comunque ottenere successivamente, presentando documentazione sanitaria, un periodo di aspettativa non retribuita di sei mesi. (art. 125 CCNL 2004-2008).

Spostamenti malattia per fratture
Buongiorno sono una ragazza in malattia per una frattura del metatarso, volevo sapere se ho diritto a spostare la sede di reperibibilità per non rimanere al casa da sola nei tre giorni in cui il mio fidanzato sarà fuori Italia.

La sede di reperibilità può essere spostata avvisando in tempo utile il datore di lavoro che poi la comunicherà all'INPS.


avv. Gianluigi Moise

Visite mediche
visita medica Sono stata operata per un tumore alla tiroide, sono assente dal lavoro per la convalescenza post- operatoria. Sono una lavoratrice pubblica , sono tenuta ad osservare gli orari di reperibilità per le visite. Grazied

La presenza a domicilio è obbligatoria e se ne è dispensati solamente se l'assenza dipende dall'invalidità già riconosciuta.


avv. Gianluigi Moise

Asportazione della tiroide completa gozzo multinodulare adematoso tipo a,b ho diritto all'invalidita.
nel 2007 sono stata operata di a,b gozzo multinodulare adenomatoso per cui mi e stata asportata completamente la tiroide,prendo eutirox da 100,vorrei sapere se ho diritto all'invalidità.

L'asportazione di tiroide, se ben compensata da una terapia farmacologica, normalmente non comporta una valutazione dello stato di invalidità elevata; non escludo che si possa raggiungere una valutazione del 46% sufficiente per il beneficio minimo dell'iscrizione alle liste speciali di collocamento.


avv. Gianluigi Moise

L'intervento dell'Istituto Previdenziale copre il periodo di malattia (massimo 180 giorni/anno) con una percentuale della retribuzione che varia dal 50 al 66% ma ciò non toglie che il datore di lavoro debba integrare la rimanente differenza.


avv. Gianluigi Moise

epatite cronica attiva e diabete mellito tipo 2
Salve, sono affetta da epatite cronica attiva e da pochi giorni ho iniziato la cura con interferone, inoltre ho diabete mellito e uso insulina 1 volta al giorno + metforal da 850 mg per 2 volte al giorno. Sono terapie salvavita per il lavoro? Posso usufruire delle giornate di malattia in più? Grazie

Non ancora risposta...

indennita' accompagno per leucemia
mio marito da ottobre 2011 è malato di: Sindrome Linfoproliferativa Cronica, tipo Leucemia Linfatica Cronica (LLC)- attualmente si sottopone a chemioterapia, vorrei saper se gli spetta l'indennita' di accompagno - lui attualmente è in mobilita'. grazie

L'indennità di accompagnamento non spetta per il tipo di malattia o menomazione ma per la necessità, anche temporanea, di avere accanto un accompagnatore per deambulare oppure per compiere gli atti della vita quotidiana (mangiare, vestirsi, lavarsi, etc.).

Non conosco le motivazioni del rifiuto che potrebbero anche basarsi sul mancato avviso al datore di lavoro. In ogni caso si può presentare un ricorso all'INPS stesso.


avv. Gianlugi Moise

Il rispetto delle fasce orarie è comunque dovuto. 


avv. Gianluigi Moise

Nel settore del commercio il periodo massimo di malattia pagato è quello di sei mesi; è possibile tuttavia ottenere, con presentazione di documentazione mediche, un periodo di aspettativa non pagata di 120 giorni, salve diverse clausole contrattuali locali.


avv. Gianluigi Moise

Se le patologie sono stabilizzate e non vi gravi compromissioni degli organi sarà difficile raggiungere il 74% necessario per ottenere un beneficio economico. 


avv. Gianluigi Moise

Potrebbe dettagliare la sua domanda, perchè non abbiamo informazioni sufficienti per risponderle.


grazie.

Potrebbe dettagliare la sua domanda, perchè non abbiamo informazioni sufficienti per risponderle.


grazie.

Se non vi sono serie compromissioni della funzionalità degli organi, e ciò lo può decidere solamente la Commissione leggendo tutta la documentazione clinica, difficilmente si supera la soglia del 70%. Per l'assegna bisogna raggiungere il 74%. 


avv. Gianluigi Moise

Licenziamento di un malato oncologico
Sono una donna di 39 anni sono stata operata di tumore al seno ed ho fatto chemioterapia e radioterapia ... mi sono assentata solo per fare le cure tuttavia l'azienda che nel corso di questo periodo ha preso un aiuto mi dice che adesso non a piu' lavoro da darmi,mi possono licenziare? l'azienda ha forse meno di 15 dipendenti

Il licenziamento deve essere motivato ma tale motivo non può consistere solamente nelle assenze per motivi di salute, fatto salvo il superamento del periodo massimo di comporto stabilito dal contratto. 


avv. Gianluigi Moise

L'esonero dall'obbligo di presenza esiste nei soli casi di invalidità civile già dichiarata oppure in caso di assenza per usufruire di terapie salvavita.


avv. Gianluigi Moise

Potete gentilmente darmi dei mominativi di badanti con esperienza di assistenza a malati oncologici e, anche se straniere,che sappiano parlare e capire italiano? grazie
Mio padre ha un tumore ed è seguito dalla bravissima dott.ssa Liguori e dall'equipe di Medicasa. ho una badante ma non mi trovo molto bene, volevo sapere gentilmente dei nominativi di badanti serie e preparate, con esperienza di assistenza a malati oncologici.

La invitiamo a passare dalla nostra sede in via S. Valentino 20 Udine, c/o Distretto Sanitario, 2° piano ala di destra, dove Lei potrà incontrare la Coordinatrice dei volontari della ns. onlus,  Ombretta Reggio nella giornata di venerdì  dalle ore 15.00 in poi. Volendo, già l’ 11 maggio ’12 . La signora Reggio farà insieme a Lei un profilo della badante tipo più adatta alle Sue esigenze.

Rientrano nell'orario di lavoro solamente i trasferimenti dalla sede della ditta al cantiere effettivo.


Avv. Gianluigi Moise


 

Asportazione della cistifellea
Mio padre è stato appena operato le anno asportato la cistifellea, non può lavorare per almeno un anno,esiste un modo per avere un sostegno familiare?

Per poter ottenere un beneficio economico è necessaria che venga dichiarato uno stato di invalidità di grado almeno pari al 74%, raggiungibile, nel caso di suo padre, se vi è una grave compromissione degli organi associata a difficoltà obiettive a svolgere un lavoro.


Avv. Gianluigi Moise


 

Per poter ottenere un beneficio economico è necessaria che venga dichiarato uno stato di invalidità di grado almeno pari al 74%; nel suo caso vanno valutati gli effetti delle neoplasie sugli organi e quindi sulla loro compromissione. Un'insufficienza respiratoria associata a problemi di movimentazione legati ai problemi alla colonna vertebrale potrebbe condurre alla soglia del 74%.

Sono un uomo di 42 anni e ho contratto l'epatite cronica e non posso lavorare, esiste una pensione per queste patologie?
Esiste la pensione per chi ha l'epatite cronica e il fegato non funzionante,sono malato da anni e non sò come si fa x percepire una pensione,ho degli amici che con i miei stessi disturbi,la percepiscono. Come posso fare?

Per l'epatite cronica la percentuale d'invalidità varia da un grado minimo di 51% ad un massimo di 80%; il punteggio finale tuttavia dipende anche dalla presenza di altre patologie. Per ottenere un beneficio economico è necessario che venga riconosciuto un grado di invalidità almeno del 74%.

Trattandosi di un beneficio riconosciuto dalla legge ai lavoratori, non è possibile licenziare una persona se ne usufruisce per accudire un parente.  

Non è prevista alcuna distinzione tra le patologie ai fini di una visita di controllo dell'INPS.   


avv. Gianluigi Moise

Non è prevista alcuna distinzione tra le patologie ai fini di una visita di controllo dell'INPS.  

Orari controllo malattia per chemioterapia
Sono in cura chemioterapica dopo intervento di mastectomia dx e linfonodo sentinella e vorrei sapere se quando sono in malattia sono soggetta ai controlli.

Possono essere disposti controlli nelle fasce orarie di reperibilità, fatta salva la possibilità di giustificare l'assenza per gli accessi in strutture sanitarie. 


 

Sono appena rientrata a lavorare dopo aver finito i cicli di chemio, vogliono licenziarmi perchè faccio poche ore, come devo comportarmi?
Sono appena rientrata a lavorare prima facevo 25H(a settimana)e ora ne faccio 10H(a settimana) mi vogliono lincenziare perchè dicono che faccio poche ore come mi devo comportare?

Non è chiaro per quale motivo l'orario si sia ridotto a 10 ore; se si tratta di una scelta unilaterale del datore di lavoro tale comportamento è illegittimo, se invece la riduzione è stata concordata tra di voi non è logico che il datore ora minacci un licenziamento. In conclusione non mi pare che vi sia un motivo per licenziare.

Per le donne operate di tumore al seno, esiste la possibilità di prolungare l'assenza per malattia/patologia dal lavoro oltre i 180 gg ?
Tenendo conto che il mio lavoro, part time di 20 ore settimanali in un'azienda che si occupa di ristorazione nel settore militare e pubblico, vorrei sapere se, io che sono operata di tumore al seno dallo scorso anno,ed attualmente in terapia farmacologica, se appunto, ho la possibilità di prolungare l'assenza per malattia oltre i giorni consentiti dalla legge che sono 180.

Per poter superare il periodo di comparto, se il contratto collettivo lo prevede, è necessario il riconoscimento della grave patologie ovvero della necessità di essere sottoposto a terapia salvavita, certificate da un medico di struttura

Come poter continuare la mutua?
Sono malata oncologica dal 2006 è un periodo che non sto bene, da 2 mesi sono in mutua il mio medico di base non vuole piu farmi continuare la malattia. Come posso difendermi?

Il giudizio del medico di base sulla certificazione di malattia non è sindacabile ma nulla vieta che un altro medico del servizio pubblico (anche uno specialista) possa essere di diverso avviso e quindi emettere il certificato.

Non ancora risposta...

Ho 40 anni, nel 2010 sono stata operata da un tumore al seno. Sono stata riconosciuta dall'INPS con una invalidità dell 67%. Ho fatto domanda per pensione di invalidità,per assegno di inabilità temporanea e per la legge 104 e mi sono state bocciate.
Anche i ricorsi successivi sono stati respinti. Poi sono venuta a conoscenza di un certificato per malattia speciale che mi dava la possibilità anche in caso di malattia di avere la presenza con le relative indennità;infatti io raggiungo la mia retribuzione sul lavoro grazie anche ad un premio premio presenza.Mi sono recata al centro di Medicinale legale della mia città e ho chiesto il certificato per malattia speciale ma la dot.sse addetta me lo ha negato perchè avevo già terminato la chemioterapia e la ridioterapia.Sapete dirmi qual'è la legge che prevede questo certificato e darmi qualche delucidazione in proposito?

Le motivazioni possono essere varie; normalmente ciò dipende dall'incidenza che hanno le imposte di origine locale, quale l'aliquota IRPEF regionale.


 

sono nato il 23/1/52, lavoro dal 1973 in asl, ho avuto due anni di aspettativa nel 1974 ai sensi art. 44, dpr 130/69, quando posso andare in pensione?
Vorrei sapere quando posso andare in pensione e se posso recuperare quei due anni di aspettativa per motivi di studio. grazie leonardo digilio

Il quesito guarda materia previdenziale pura, ci vorrebbe un esperto che conosca tutta la normativa INPDAP e tutte le novità del settore.

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  • Se desidera possiamo offrirle informazioni sulla nutrizione nel malato con tumore, ad esempio su i tipi di integratori alimentari. Ci scriva.

    Non mi è chiaro il quesito e cioè quale tipo di pensione sia stata richiesta (invalidità civile, ordinaria, ....). Può specificare?

    Può l'azienda licenziare mio padre (operato di tumore al colon e in attesa di reintervento) licenziarlo dopo 12 mesi di malattia continuativi?
    Salve, mio padre è stato operato per tumore al colon ed è in malattia da Settembre 2010. Lui è assunto come muratore da più di 3 anni e il ccnl di riferimento è edilizia artigianto(prevede un periodo di malattia di 12 mesi).Adesso trascorsi i 12 mesi la ditta gli ha comunicato che dovrà procedere al licenziamento.Ho letto sul vostro sito che la presenza di una grave patologia che richieda terapie salvavita(mio padre dovrà essere operato nuovamente)garantisce almeno un periodo di conservazione del posto di lavoro pari a 18 mesi.Vorrei sapere se il caso di mio padre rientra, se gli ulteriori 6 mesi prevedono un indennizzo economico e come fare per ottenerli? Grazie tanto per la disponibilità. Il periodo massimo di malattia e la possibilità di ottenere ulteriori periodi a retribuzione ridotta o in aspettativa non retribuita dipende da vari fattori: contratto di lavoro, anzianità di servizio, presenza di una grave patologia che richieda terapie salvavita. Normalmente la presenza di una patologia grave garantisce almeno un periodo di conservazione del posto di lavoro pari a 18 mesi.

    Si premette che la durata del periodo di comporto, la durata dell'aspettativa e il riconoscimento delle gravi patologie vengono regolate in maniera molto diversa dai singoli contratti di categoria.

    Il periodo di comporto, cioè il periodo massimo di malattia con diritto a conservare il posto di lavoro, è di 180 giorni in un anno solare; questo è il periodo previsto dal contratto nazionale del settore turismo, applicato anche da bar e ristoranti. Decorso tale periodo è possibile comunque richiedere con raccomandata, esibendo anche regolari certificati di malattia, un periodo di aspettativa senza retribuzione non superiore ai 120 giorni.

    Trattandosi di attività in proprio vi sono due vie percorribili, anche contemporaneamente: la richiesta all'ente previdenziale di ottenere un'invalidità ordinaria, anche temporanea, e la richiesta di invalidità civile all'INPS.

    Che diritti ho?
    Sono un artigiano da 18 anni e ho 41 anni, da 35 giorni ho fatto un' intervento per eliminare gli occhiali l' intevento non ' e' andato bene. sono limitato nel lavoro e nella guido della propria auto.che diritti ho? posso avvalermi di qualche indennizzo?

    Come in ogni caso di intervento con esiti negativi, è sempre possibile adire le vie giudiziarie per il risarcimento del danno ma la decisione del giudice non potrà che dipendere dal giudizio espresso dal consulente tecnico, un medico in questo caso, che attesti l'

    Il diritto ad un beneficio economico nasce qualora venga dichiarata un'invalidità civile pari o superiore al 74%; le patologie oncologiche, se con prognosi favorevole, hanno normalmente una valutazione non superiore al 70%.

    rifiutare le cure
    Mia sorella ha 40 anni e ha una corcinoma mucoepidermoide e percepisce la pensione di invalidità con accompagnamento. Visto che la sua salute stà peggiorando e i medici le propongono una chemio,che non si sa se funzionerà..lei può rifiutare la cura e continuare a prendere la pensione visto che l'anno prossimo ha la visita per la definizione della pensione.

    Non vi è alcun nesso tra il percepire un beneficio economico ed il sottoporsi ad una cura medica. L'unica incompatibilità vi può essere tra la sola indennità d'accompagnamento (non la pensione) ed un ricovero a titolo gratuito in una riabilitativa o di lungodegenza.

    Vorrei sapere se mia madre affetta da tumore al polmone può ricevere l'assistenza domiciliare, nonostante adesso stia cominciando la chemio?
    Faccio questa domanda perchè ci è stato detto da un medico che lavora presso un centro assistenza per cure palliative, che se si fa la chemio non si può usufruire comunque di una assistenza domiciliare.Hanno detto di riferirsi alla legge 38.

    L'assistenza domiciliare, di tipo medico o infermieristico, viene regolamentata in maniera diversa a seconda dell'azienda sanitaria competente per territorio.

    Sicuramente il farmaco è un salvavita ma diversa è la valutazione della terapia al fine del periodo di comporto. Per tale valutazione la certificazione è demandata ad un medico (normalmente un medico legale) dell'ASL competente per territorio.

    Sicuramente il farmaco è un salvavita ma diversa è la valutazione della terapia al fine del periodo di comporto. Per tale valutazione la certificazione è demandata ad un medico (normalmente un medico legale) dell'ASL competente per territorio.

    esiste una norma secondo la quale il mio medico deve specificare con un codice, una nota o quant'altro che le assenze x malattia sono dovute a patologia oncologica?
    sono malata oncologica dal novembre 2006. il mio datore di lavoro mi ha chiesto certificazione di questa patologia ai fini del comporto e delle detrazioni stipendiali.il certificato che ho prodotto- fatto dal mio medico di base- attesta che sono affetta da tale patologia ma per il mio datore di lavoro è ''generico'' non specifica cioè quali delle assenze fatte è da attribuire a tale patologia e mi chiede una dichiarazione a partire dal 2008 (in una lettera ho chiesto i criteri seguiti x l'assegnazione o meno del premio annuale e il conteggio esatto dei gg di malattia effettuati) MI CHIEDONO DI APPLICARE UN CODICE O QUALCOS'ALTRO IN OGNI CERTIFICATO MEDICO ma è così? è corretto e legale o cercano solo di crearmi più problemi di quelli che ho? grazie per la vs collaborazione. Stefania

    Non risulta esserci una norma in tal senso; le norme sulla privacy richiedono la non menzione delle patologie sul certificato da consegnare al datore di lavoro.

    I periodi di terapia salvavita, purché debitamente certificati, non vengono conteggiati ai fini del periodo di comporto.

    La tempistica per ottenere la pensione dipende dal luogo di residenza ma, ricevuta a casa copia del verbale "definitivo" di invalidità, si dovrebbe ridurre ad un mese circa dalla presentazione al patronato dei dati relativi ai redditi ed ai ricoveri.

    Il medico dovrebbe in ogni caso rilasciare il certificato o l'attestazione di invio telematico del certificato. Se l'invio telematico è possibile, il medico rilascia il numero di protocollo del certificato e, su richiesta, copia dello stesso, anche via e-mail in formato pdf. Se l'invio telematico non è possibile, il medico rilascia un certificato cartaceo che il lavoratore dovrà inviare, con la vecchia procedura, all'INPS ed al datore di lavoro (attestazione). Queste in sostanza sono le recenti direttive (circolare 4/2011 dd.

    Il presupposto necessario per ottenere l'indennità d'accompagnamento dipende solamente da una delle seguenti condizioni, derivanti da una grave patologia:


    1) impossibilità di deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore;

    Il diritto all'assegno di invalidità civile (dal 74 al 99%) o alla pensione di inabilità civile (100%) nasce da una valutazione medico legale con punteggi derivanti dall'applicazione di specifiche tabelle. Nel caso delle patologie neoplastiche il punteggio base dipende dal grado di compromissione delle funzioni dei singoli organi e dalla prognosi più o meno favorevole.

    figlia non riconosciuta
    Salve, sono la figlia biologica il mio papà che vive con me. Lo seguo io nelle visite e cure però lavoro ed ho dei bambini. Cosa devo fare per i permessi e per avere pensione e accompagnatoria?

    Gentile signora,

    aiuto alle famiglie
    salve vorrei sapere come si fa ad operare un ragazzo con il tumore al cervello non avendo le possibilità economiche per farlo,al ragazzo è stato diagnosticato da poco e i medici dicono che si ingrossa ogni giorno di più,la cosa è urgente ma a napoli le aziende ospedaliere non fanno questa operazione,l'unica possibilità è una clinica privata che però solo per l'operazione vuole 25000,00 euro,non parlando poi della degenza,cosa può fare un genitore?

    Le possiamo segnalare la struttura ospedaliera di neurochirurgia dell’ospedale di Udine; qui opera il dott Skrap che è il primario che opera sul cervello. Si provi ad informare ai seguenti recapiti e ci faccia sapere. La coordinatrice dei Volontari Cericot Signora Ombretta Reggio

     

    Direttore dott. Miran Skrap

    e-mail :skrap@aoud.sanita.fvg.it

     

    Coordinatore infermieristico

    Massimo Noacco

    Equipe medico/infermieristica

    Orari di visita

    No, Abbiamo un Conto corrente bancario presso la banca di credito cooperativo di manzano sede di udine via gorghi n 37 intestato a cericot onlus e con il codice IBAN IT88 PO86 3163 9300 0010 0833 768

    Stiamo raccogliendo le iscrizioni per raggiungere il numero necessario per la terza edizione; per intanto potete fare anche ondine la vostra iscrizione inviando una mail con i dati personali. All’indirizzo segreteria@cericot.it

    Sua mamma può fare domanda di essere sottoposta a visita in commissione medica per l’invalidità e/o per handicap. Le assistenti sociali del comune di residenza della mamma o della circoscrizione Le possono dettagliare tutte le agevolazioni di cui la signora può godere.

    Invalidità civile (167)
    Un invalido al 75% puo lavorare con un contratto "normale"?
    vorrei un'informazione,dal 2010 sono invalida al 75% per tiroidectomia totale con svuotamento bilaterale,vorrei sapere se posso lavorare senza usufruire di un contratto per disabili.

    Lo stato di invalidità può anche non essere dichiarato al datore di lavoro; l'unico a poter disporre eventuali limitazioni all'attività lavorativa è il medico competente nominato dalla ditta.


    avv. Gianluigi Moise

    Potrei richiedere assegno di invalidità?
    sono una donna di 45 anni e fin dalla nascita mi è stata diagnosticata una insufficienza mitralica. L'anno scorso durante uno dei miei soliti controlli (ecocardiogrammacolordoppler) mi è stato comunicato che l'insufficienza si era aggravata tanto da non poter neanche praticare attività fisica in palestra. Mi è stato detto che posso andare solo in bicicletta. La diagnosi dell'esame effettuato in data 03/10/2012 è il seguente: "Insufficienza mitralica di grado (2)-3+ su 4+ con possibile rottura di corda di secondo ordine. Minimo rigurgitotricuspidale da cui si deriva PAPs=26mmHg ponendo una PAD=5mmHg. Ai limiti superiori le dimensioni del Ventricolo sinistr. Lieve dilatazione dell'atrio sinistro." Vorrei chiedervi se con questa diagnosi posso far richiesta di assegno di invalidità?

    Una valvulopatia media prevede una valutazione che si aggira intorno al 50% di invalidità, parecchio al di sotto del 74% necessario per ottenere un beneficio economico.


    avv. Gianluigi Moise

    E' possibile avere la pensione per ipospadia balanica?
    ho 38 anni e ho l'ipospadia balanica, già operato, ma non guarito, vorrei sapere se mi spetta la pensione, datto che ho anche dei problemi proprio in questo caso, se è si a chi dovrei rivolgermi ?

    La patologia indicata non trova un riferimento diretto nelle tabelle dell'invalidità, di fatto collegate ad una incapacità lavorativa generica. Anche cercando delle analogie con altre patologie non si riesce ad attribuirle una percentuale sufficiente per dichiarare l'invalidità.

    Ho 59 anni ed ho subito un infarto nel 2004 a seguito del quale il mio cuore ha cominciato a funzionare esattamente a metà, mi è stata assegnata una pensione pari all'80%, questa lo scorso mese mi è stata revocata, posso fare ricorso?
    mi è stata revocata con la scusante di un reddito superiore ai 15000 euro annui (il mio reddito ammonta ai 18000 euro annui compresi di pensione dell'equivalente di 260 euro mensili), ma oltre alla revoca mi è stata fatta anche una richiesta di rimborso pari a 6000 euro. La mia domanda è: è possibile che mi sia stata revocata la pensione e mi sia stato chiesto questo rimborso nonostante la mia patologia cronica ed invalidante? In caso contrario qual'è il modo più efficace per riottenere la pensione ed annullare questo rimborso? Grazie anticipatamente per la cortese attenzione.

    L'assegno di invalidità (per gradi compresi tra il 74% ed il 99%) è soggetto ad un limite di reddito piuttosto basso (4.738,63 per il 2013) ed alla condizione di disoccupato.

    Con invalidità al 70% si può ottenere la 104?
    Mia mamma ha una pensione di invalidità del 70% da molti anni e percepisce un assegno di 268 € mensili. Volevo sapere se può fare richiesta per ottenere i benefici della legge 104. Faccio presente che l'invalidità è stata concessa per una grave forma depressiva e per un braccio, che a seguito di un incidente non può più estendere. Grazie

    La concessione dei benefici della legge 104 non è legata al grado di invalidità perché dipende anche da fattori sociali quali la difficoltà a relazionarsi con gli altri, l'assenza di una rete familiare di aiuti, etc.

    All'atto del pensionamento l'assegno o la pensione di invalidità si tramutano in pensione sociale; trattasi comunque di una pensione sociale con parametri più favorevoli in quanto concessa con limiti di reddito personali e di coppia superiori a quelli ordinari.


    avv. Gianluigi Moise

    I tempi per un ricorso dipendono dal Tribunale del luogo di residenza e possono variare, per ottenere la sentenza, da otto mesi a parecchi anni; in questo caso è il giudice che nomina un perito d'ufficio che la visiterà. Naturalmente una domanda di aggravamento si risolve in molto meno tempo ma non ha effetto retroattivo. 


    avv. Gianluigi Moise

    L'asportazione di un rene, permanendo l'integrità dell'altro, comporta un punteggio solamente del 20%. La percentuale può aumentare anche di molto se vi è un'insufficienza renale.


    avv. Gianluigi Moise

    Quale percentuale di invalidità da la riduzione dell'intestino crasso per diverticolite?
    in seguito ad una diverticolite dopo due anni di cure mi è stato asportato 50 cm dell'intestino crasso non riuscendo però a togliermi tutta la zona malata perchè troppo vasta. Adesso a tre anni dall'operazione ho parecchi problemi dovuti ad aerofagia e dolori frequenti. Speravo nella possibilità del rientro nella legge per i lavoratori per avere un aiuto sui permessi e malattia nonchè le cure mi sa dire se rientro? grazie

    Non è escluso che un'attenta valutazione, non solo medica ma anche sociale, della sua situazione possa condurre ad una dichiarazione di handicap grave con diritto ai permessi della legge 104.


    avv. Gianluigi Moise

    Vi sono 5 gradi progressivi di gravità nelle extrasistoli, con punteggi di invalidità dall'11 al 100%. La medesima varietà esiste anche per i fenomeni asmatici.


    avv. Gianluigi Moise

    Revoca pensione
    Non mi spiego come sia possibile togliere l'invalidità ad una malata di leucemia trapiantata nel 2002 e che, tra gli altri, ha avuto la menopausa almeno 15 anni prima. Quella miseria serviva per il ticket dei farmaci.

    Secondo le attuali tabelle di invalidità la leucemia in remissione completa scende sotto il 50%. 


    avv. Gianluigi Moise

    Sono una donna di 43 anni da tre ho il cancro al seno ho fatto 8 interventi ho il 100% di invalidita ma a ottobre scade la revisione cosa mi aspetta sono disocupata
    sono disoccupata ho il 100% di invalidità a ottobre 2013 scade la revisione per il cancro al seno con 8 interventi e 10 cicli di kemio e non sto bene cosa mi aspetta mi levano la pensione ?

    Purtroppo è difficile fare previsioni sul giudizio medico legale che potrebbe anche diminuire la percentuale. I punteggi dipendono dall'aggressività e dallo stadio della malattia; nel suo caso il 100% viene assegnato agli stadi III°C e IV°. Le ricordo che comunque il beneficio economico viene assicurato, con reddito personale inferiore a 4.738,63, dal 74% in poi.

    Ho un'invalidità dell'80% per una malattia oncologica.Mi hanno trovato un'epatite C cronica.Posso fare la domanda di aggravamento e quant'è la percentuale che mi potrebbero dare?
    Ho un'invalidità dell'80% per una malattia oncologica. Mi hanno trovato,dopo, un' epatite C, cronica e mi sto curando con Interferone e Ribavirina. Posso fare la domanda di aggravamento e quant'è la percentuale che mi potrebbero dare?

    L'epatite cronica può dividersi in 5 stadi di gravità (Metavir da F0 a F4) con una percentuale, presa da sola senza altre patologie, fino al 60%. Nel calcolo con una patologia pari a 80% si può quindi spaziare da 85 a 100%.


    avv. Gianluigi Moise

    L'ipotiroidismo, anche se solo parzialmente compensato dalla terapia farmacologica, non supera la soglia del 30% e quindi non porta ad alcun beneficio economico.


    avv. Gianluigi Moise

    Sui cedolini della pensione deve comparire una voce del tipo "INVCIV".


    avv. Gianluigi Moise

    Perchè l'inps non riconosce il pagamento della mia invalidita' civile
    Buongiorno gradirei sapere dopo visita fiscale e riconoscimento della mia invalidita' dovuto a una neoplasia del retto e del canale anale squamocellulare con programatta chemio terapia e radioderapia per circa 25 sedute , e riconoscimento della invalidita' al 100% , L'inps mi risponde che per cause che negli ultimi anni lavorativi non ho raggiunto le 156 settimane ma solo 86 non mi spetta niente pertanto la mia eta e di 65 anni compiuti , come mi devo comportare grazie

    I benefici dell'invalidità civile, esclusa l'indennità d'accompagnamento, non possono essere concessi dopo il compimento del 65° anno; probabilmente quanto mi riferisce riguarda l'invalidità "ordinaria", beneficio concesso dall'INPS solamente in presenza dei presupposti che lei descrive. 


    avv. Gianluigi Moise

    Pensione di Invalidità e Lavoro
    Ero malata di Leucemia e da Maggio 2010 percepisco la pensione di invalidità di circa 270 euro mensili. Se vado a lavorare, ed ho uno stipendio pari a 1200 euro , tale pensione mi sarà tolta?

    I benefici sono soggetti ad un limite di reddito "individuale" annuo e precisamente:


    € 4.596,02 per gli assegni d'invalidità (invalidi tra il 74% ed il 99%)


    € 15.627,22 per le pensioni d'inabilità (invalidi al 100%)

    Per essere iscritti alle liste speciali è necessario raggiungere il 46%; l'asportazione della milza normalmente viene valutata con una percentuale del 10%. 


    avv. Gianluigi Moise

    posso chiedere l'invalidità?
    ho tolto la tiroide per noduli,la colicisti,soffro di calcoli renali,ho l'ernia iatale e un microadenoma ipofisiario

    Le singole patologie e menomazioni di cui soffre non risultano tali da ottenere un beneficio economico; non si esclude tuttavia, in dipendenza della gravità dei disturbi e limitazioni funzionali provocate, che si ottengano altri benefici quali l'esenzione dal ticket.


    avv. Gianluigi Moise

    permessi legge 10
    sono una ragazza di 35 anni effetta da endometriosi al iv stadio. mi sono sottoposta n.4 interventi per cisti endometriosiche alle ovaie n.1 intervento di re impianto ureterale visto che l' endometriosi ha colpito anche i miei reni . Ad oggi ho un principio di endo anche al retto e all' intestino con conseguenti e continui disturbi /dolori . pensate abbia la possibilita' di rq i permessi per legge 104? ho preso visione della revisione delle tabelle di inlidita' ma non mi sembra possano essere utili a gran che se non al riconoscimento della malattia e con relativo cod di esenzione .

    Le condizioni per ottenere i permessi della legge 104 non fanno riferimento alla sola invalidità civile ma anche agli effetti sull'aspetto sociale della vita, in tutti i suoi aspetti. In commissione è infatti presente anche un operatore sociale che, in teoria, dovrebbe estendere una relazione sul caso.

    sono una ragazza che a un nonno invalido
    mio nonno è da più di 4 anni invalido, non vede,ha avuto l ictus per ben 3 volte, non è in grado di svolgere alcun movimento, ha bisogno di qualcuno per vestirlo, per mangiare per andare in bagno per tutto. abbiamo presentato la carta per l invalidità e ci hanno detto che doveva venire un medico a casa (visto che non lo possiamo neanche trasportare)per accettarsi delle sue condizioni,noi e da più di 4 anni anni che aspettiamo questo medico ma non si è visto l ombra.posso sapere come possiamo muoverci e cosa dobbiamo fare?? la prima udienza è stata fatta ma nee mancano altre due e se ne parla per qualche anno, come potremmo fare per velocizzare tutto?

    Non è chiaro per quale motivo la pratica si sia fermata ma mi pare di capire che vi è una causa in corso. Il perito del Tribunale ha i suoi tempi, che variano da ufficio a ufficio, e purtroppo non è possibile nemmeno presentare una nuova richiesta di invalidità fino alla sentenza di primo grado. 

    E' possibile ricorrere, entro sei mesi dalla notifica del verbale, al Tribunale; è possibile farsi assistere da un patronato e dagli avvocati convenzionati. 


    avv. Gianluigi Moise

    vorrei sapere se posso fare domanda di invalidità civile
    sono affetta da artrite psoriasica da rettocolite ulcerosa da ipotiroidismo autoimmune da gammopatia monoclonale e da deficit iga.

    Le patologie indicate devono essere valutate dalla compromissione delle funzioni; l'artrite ad esempio potrebbe variare dall' 11 al 100%.


    avv. Gianluigi Moise

    Adeguamento tabelle 1992
    Nel 1972 ho subito, causa incidente, l'amputazione del braccio sx al 3° medio superiore. Nel 1978 mi sono sottoposta a visita medico-legale : 50% di invalidità. Non so all'epoca quali fossero i criteri per determinarne la percentuale ma, nel 1992, ecco spuntare le tabelle : 75%. Ai fini pensionistici (lavoro dal 1978 nel settore pubblico), con tale percentuale avrei diritto a due mesi per ogni anno di lavoro per max 5 anni. Non ho mai richiesto una visita per aggravamento (non ci ho mai pensato, credendo che il 50% fosse la percentuale corretta) e forse ora dovrei farlo, ma in realtà il mio non è un aggravamento perchè già nel nel 1978 la mia situazione era tale. E' possibile promuovere una qualche azione affinchè mi venga riconosciuto, diciamo dal 1992, l'adeguamento della percentuale sulla base delle nuove tabelle?

    Purtroppo non vi è modo di retrocedere nel tempo con gli effetti; il riconoscimento dell'invalidità dipende solamente dalla presentazione della domanda ed è da quel momento che essi decorrono. Non le rimane che proporre domanda di aggravamento. 


    avv. Gianluigi Moise

    La percentuale derivante dalla sua patologia dipende dallo stadio raggiunto e, se vi è remissione, non può che essere diminuita.


    avv. Gianluigi Moise

    Requisiti pensione per un ammalato di cancro
    sono un dipendente di un'Azienda di credito. Sono stato operato di carcinoma a cellule chiare con nefrectomia parziale del rene destro, ho purtroppo avuto ed ho tuttoggi metastasi polmonari e cerebrali, quest'ultime aggredite con radio stereotassica, mentre segue da due anni terapie a base di Sutenib. Ho 37 anni di anzianità di servizio e 56 di età, non ho fatto nessuna domando di invalidità civile ritenendo sia i reddito sia la percentuale forse non sufficiente ad avere prestazioni particolari. Vorrei sapere però se esistono condizioni normative che permottono, a causa della malattia, di “abbreviare” i termini previsti per la pensione sociale, ahimè, alquanto allungati dalla recente riforma Fornero.

    Il riconoscimento di un'invalidità "superiore" al 74% permette di usufruire di una contribuzione figurativa di due mesi ogni anno a partire dal mese successivo alla domanda. Con l'80% è previsto anche il limite dell'eta pensionabile a 60 anni.


    avv. Gianluigi Moise

    L'asportazione di un tumore, se non vi sono complicazioni gravi nella funzionalità degli organi e se non vi sono recidive, difficilmente supera una valutazione del 70%, inferiore al 74 necessario per ottenere l'assegno.

    La disarticolazione coxo-femorale può raggiungere un punteggio del 65%. 


    avv. Gianluigi Moise

    cardiomiopatia ostruttiva congenita
    ho due figli gemelli di 16 anni tutti e due affetti da cardiomiopatia ostruttiva congenita, volevo sapere se mi spetta qualcosa a livello previdenziale, come accompagnamento ecc..

    La valutazione dell'invalidità dipende dalla gravità della patologia e varia dall'11 al 100%. La cardiopatia grave viene valutata tra il 71 e l'80%. Bisogna tuttavia ricordare che per i minori il punteggio viene dato, dai 16 anni, solamente ai fini lavorativi e quindi, anche se non si raggiunge il 74% (necessario per un beneficio economico nei maggiorenni), potrebbe essere concessa l'indennità di frequenza valutando le difficoltà a svolgere i compiti propri della loro età.

    Punteggio invalidità per neoplasia vescicale superficiale.
    Dal 2009 sono affetto da neoplasia vescicale superficiale particolarmente recidiva, nell'arco di quattro anni sono stato sottoposto a quattro resezioni. I numerosi interventi, assieme ad una ipertrofia prostatica che continua ad affligggermi da anni, causano numerose problematiche nella mia vita quotidiana. Oltre a ciò, sono stato oggetto di instillazioni chemioterapiche locali, interrotte a causa di grave intolleranza al farmaco. Domanda: c'è la possibilità di un riconoscimento di invalidità, e con quale punteggio?

    Il punteggio di invalidità civile non potrà essere elevato se si pensa che l'asportazione della vescica non supera il 50%. 


    avv. Gianluigi Moise

    Ho un'invalidità civile del 57%, l'azienda può obbligarmi ad una trasferta temporanea in altra città?
    sono titolare di invalidità al 57% (quindi assunta dalle categorie protette) e l'azienda, che ora attraversa un periodo di crisi, potrebbe obbligarmi a trasferirmi (trasferta temporanea) in altra città?

    Il diritto a mantenere un posto di lavoro nella sede più vicina al domicilio riguarda il riconoscimento dello stato di handicap (legge 104) e non di invalidità.


    avv. Gianluigi Moise

    Ho la sclerosi multipla da 13 anni
    Nel 2010, peggiorando, ho fatto la visita per l' invalidità civile con percentuale del 75%. Nel 2010 ho preso la disoccupazione fino a giugno. Ora mi e' arrivata una lettera dall' inps che dice che ricontrollando i redditi del 2010 non mi spettava l' assegno per superamento del reddito e dovrei restituire tutto fino ad oggi pur non lavorando. Chiedo: la rata, incassata a Gennaio 2010 ma riferita a Dicembre 2009, deve essere conteggiata nell' anno 2010 o 2009?

    La rata di gennaio dovrebbe riguardare gennaio e non dicembre in quanto il pagamento è in anticipo. 


    avv. Gianluigi Moise

    SONO INVALIDA AL 74% HO DIRITTO AI CONTRIBUTI FIGURATIVI?LA MIA INVALIDITA' VA DAL 74 AL 99%I
    con il 74% riesco ad usufruire dei contributi figuravi visto che non mi spetta l'assegno mensile perchè lavoro.preciso che sono una malata oncologica

    La norma prevede un punteggio "superiore" al 74%, e cioè almeno 75%. 


    avv. Gianluigi Moise

    Asma bronchiale
    Ho 49 anni sono affetto da asma bronchiale dal 2006 faccio uso di Foster tutti i giorni mattino e sera , rientra nelle invalidita' civile, si possono avere agevolazioni per andare prima in pensione?

    Per ottenere il riconoscimento dei contributi figurativi pari a due mesi annui (fino ad un totale di tre anni) bisogna superare il 74% di invalidità civile, concedibile nel caso di asma (FEV1 O PEF pari al 31-40%; ove disponibile, variabilità circadiana 71> 30%; PaO2 55-60 mmHg ).


    avv. Gianligi Moise


     

    scoliosi grave con osteoporosi
    Sono affetto da scoliosi grave e osteoporosi, ho 56 anni. Posso richiedere l'invalidità?

    Può esserle assegnato un punteggio base fino a 30%, salvo il concorso di altre patologie o gravi disfunzioni.


    avv. Gianluigi Moise

    Diritto all'invalidità civile e ai benefici Legge 104?
    Sono un'insegnante di 43 anni, ad agosto sono stata sottoposta ad isterectomia totale-annessiectomia bilaterale per adenocarcinoma endometriale moderatamente differenziato (G2) dell'endometrio, infiltrante entro la metà interna del miometrio. Non necessitando di terapie, ma solo dei controlli trimestrali, desideravo sapere se ho diritto al riconoscimento dell'invalidità civile e/o dei benefici della legge 104.

    La tipologia di menomazione subita, seguendo le nuove tabelle, non dovrebbe superare una valutazione del 40%, non sufficiente per ottenere benefici economici; parimenti ritengo improbabile una valutazione della legge 104 a livello di gravità. 


    avv. Gianluigi Moise

    Si può revocare l'assegno ord. di invalidità ad un malato di Leucemia L.C. che lo ha percepito dal 09/2009 al 08/2012 e che è stato riconfermato invalido al 76% il 05/2012 ?
    Sono malato di Leucemia L.C. dal 10/2008 e dopo aver fatto immunochemioterapia dal 05/2009 al 10/2009 sono stato riconosciuto invalido al 100% e ho percepito l'ass. ord. di Invalidità dal 09/2009 al 08/2012. Fatta la domanda di conferma, a Luglio 2012, dopo la visita dell'Inps l'assegno mi è stato revocato con la seguente motivazione: "Non permangono le condizioni che dettero luogo al riconoscimento dell'assegno di invalidita' ai sensi dell'art. 1 della legge 12 giugno 1984, n. 222 che, pertanto, sara' revocato.“ Nel frattempo però, il 05/2012, la commissione sanitaria, a seguito di visita di controllo mi aveva confermato comunque una invalidità al 76%. E' giusto o no fare ricorso anche se le condizioni sono migliorate?

    Il giudizio operato dai medici INPS per la pensione ordinaria segue parametri completamente diversi da quello di invalidità civile e si riferisce alla capacità lavorativa specifica. Il ricorso è sempre possibile ma è preferibile prima rivolgersi ad un medico legale, anche tramite un patronato, per valutare la probabilità di successo.


    avv. Gianluigi Moise

    Ho diritto ad un sostegno economico?
    Ho 34 anni, una moglie e due bambini piccoli. Con mia moglie gestisco un piccolo bar di paese. Da quando mi sono ammalato circa 18 mesi fa ho cercato sempre lavorato con molta fatica tra un ricovero e l'altro. Sono stato sottoposto a molte cure infruttuose, la mia malattia è solo peggiorata. Attualmente sono in attesa di trapianto di midollo e non riesco più a sostenere ritmi lavorativi. Ho diritto a qualche riconoscimento di invalidità?

    Il riconoscimento dell'invalidità civile può essere un sostegno, non certo generoso (€ 267,57 mensili), che dipende dal punteggio attribuito alla sua patologia (minimo 74%) e dal suo reddito annuo individuale (massimo di € 4.596,02 per invalidità tra il 74 ed il 99% e di € 15.627,22 per invalidità al 100%).


    avv. Gianluigi Moise

    Dall'aggravamento alla completa guarigione.
    ho 43 anni e da piccolo, a 9 anni ho subìto l'asportazione della milza. Nel 1991 ho fatto domanda per invalidità civile, accolta con punteggio del 60%. Nel 2012 ho fatto domanda di aggravamento, in quanto dal 1991 ad oggi ho subito diversi interventi tra i quali rottura del gomito, del ginocchio e due ernie al disco. Alla visita medica di aggravamento, sono stato giudicato NON INVALIDO! Cioè in poche parole sono guarito? La milza è ricresciuta, le due ernie discali sono sparite e gioocchio e gomito sono tornati alla loro perfetta funzionalità?

    Il giudizio di non invalido viene assegnato per punteggi compresi tra lo 0 ed il 33%; l'asportazione della milza non è considerata grave e comunque non supererebbe il 20%. Evidentemente il punteggio del 1991, tra l'altro assegnato con delle tabelle non più in vigore dal 1992, era stato eccessivo.


    avv. Gianluigi Moise

    Si può certamente richiedere l'invalidità anche se il punteggio quasi sicuramente non raggiungerà il 74% necessario per il beneficio economico; permangono gli altri benefici quali l'esenzione ticket (67%) e l'iscrizione alle liste speciali di collocamento (46%).


    avv. Gianluigi Moise

    Tiroidectomia ed endometriosi spetta l'invalidità?
    sono una ragazza di 26 anni, a febbraio 2012 sono stata operata per cisti endometriosiche, ed ho subito l'asportazione di un ovaio e mezzo. Mentre a maggio 2012 mi sono sottoposta ad un intervento di tiroidectomia totale con risultato dopo esame istologico di due noduli tumorali. Volevo cortesemente sapere se potevo richiedere un'invalidità civile.

    Si può certamente richiedere l'invalidità anche se il punteggio quasi sicuramente non raggiungerà il 74% necessario per il beneficio economico; permangono gli altri benefici quali l'esenzione ticket (67%) e l'iscrizione alle liste speciali di collocamento (46%).


    avv. Gianluigi Moise

    Pensione invalidità con pensione minima
    mia nonna ha 90 anni e percepisce pensione minima di circa 700 euro. E' stata dichiarata invalida al 100 % dalla commissione medica, ma l'INPS, tramite lettera, ha comunicato che non le spetta la pensione invalidità con la seguente motivazione: la valutazione della commissione medica non da diritto ad indennità economica. Ciò significa che pensione minima e pensione di invalidità non sono compatibili?

    No, la pensione di invalidità (100%) viene riconosciuta solamente ai minori di 65 anni; l'unico beneficio riconoscibile ai maggiori di 65 è l'indennità d'accompagnamento, un qualcosa in più al semplice 100%. 


    avv. Gianluigi Moise

    Agevolazione acquisto auto
    mio suocero ha 87 anni. Dopo essere stato riconosciuto invalido al 100% con assegno di accompagnamento,dopo la visita di controllo da parte della Commissione Medica dell'ASL ha subito l'annullamento dell'assegno. E' stato riconosciuto INVALIDO ultrassessantacinquenne con difficoltà persistenti a svolgere le funzioni ed i compiti propri della sua età (L.509/88.124/98) grave 100%. Nonostante le nuove disposizioni di legge lo prevedano, la documentazione dell'ASL non ha fatto cenno alla situazione di Handycap (Art3 comma 3) precedentemente accertata. Dal momento che non puo' guidare e neppure avere il rinnovo della patente chiedo se puo' avere diritto all'agevolazione sull'IVA per l'acquisto di una nuova vettura che servirà per spostarlo dal momento che non è piu' in grado di muoversi in autonomia.

    Ritengo che la valutazione dell'handicap (art.3 comma 3 della legge 104) sia rimasta invariata e, se essa stabilisce anche vi siano le "ridotte o impeditecapacità motorie permanenti", è sufficiente per ottenere la riduzione dell'IVA.


    avv. Gianluigi Moise

    L'anemia di per sè non è direttamente considerata nelle tabelle e quindi la valutazione può dipendere solo da eventuali sue limitazioni funzionali (deficit di forza, etc.). 


    avv. Gianluigi Moise

    Handicap medio + 70% legge 118 . Cosa posso richiedere.Quali diritti e doveri?
    Avendo riconosciuto dalla Commissione dell'ASL : handicap medio e per la legge 118/71 c0mma 2/3 invalidità al 70%, cosa posso avere? Per la legge ,esenzione ticket C003. Altre cose?

    Oltre all'esenzione dal ticket e l'iscrizione alle liste speciali di collocamento è possibile, in certe Regioni, ottenere la tessera gratuita per i trasporti.


    avv. Gianluigi Moise

    Sono un ragazzo di 24 anni, ho il diabete tipo 1 e la sclerosi multipla, che punteggio potrei ottenere con queste condizioni?
    L'ultimo punteggio ottenuto 4 anni fa è stato del 67%. Nell'ultimo anno e mezzo sono sopraggiunti nuovi problemi, ho avuto una neuropatia all'occhio destro dovuta alla sclerosi multipla con ricovero e cura cortisonica per 5 giorni in ospedale. Mi hanno cambiato la terapia da 1 puntura di interferone a settimana, già debilitante, a 3 punture a settimana con dose raddoppiata che mi crea seri disagi. Ho avuto anche un calo di sensibilità alla parte destra del corpo.

    La valutazione ha un range da 34 a 100%; da quanto riferisce, la sua potrebbe essere una classe funzionale 3 con range da 61 a 80%.


    avv. Gianluigi Moise

    Pensione invalidità civile
    sono un ragazzo di 28 anni con un'invalidità civile del 75% e percepisco una pensione di 277 euro. per ora sono disoccupato e vorrei sapere se in base al reddito annuo puo essere detratta la pensione

    Il diritto all'assegno di invalidità è soggetto ad un limite di reddito annuo personale pari a 4.596,02 euro.


    avv. Gianluigi Moise

    Si può revocare l'assegno ord. di invalidità ad un malato di Leucemia L.C. che lo ha percepito dal 09/2009 al 08/2012 e che è stato riconfermato invalido al 76% il 05/2012 ?
    Sono malato di Leucemia L.C. dal 10/2008 e dopo aver fatto immunochemioterapia dal 05/2009 al 10/2009 sono stato riconosciuto invalido al 100% e ho percepito l'ass. ord. di Invalidità dal 09/2009 al 08/2012. Fatta la domanda di conferma, a Luglio 2012, dopo la visita dell'Inps l'assegno mi è stato revocato con la seguente motivazione: "Non permangono le condizioni che dettero luogo al riconoscimento dell'assegno di invalidita' ai sensi dell'art. 1 della legge 12 giugno 1984, n. 222 che, pertanto, sara' revocato.“ Nel frattempo però, il 05/2012, la commissione sanitaria, a seguito di visita di controllo mi aveva confermato comunque una invalidità al 76%. E' giusto o no fare ricorso anche se le condizioni sono migliorate? Grazie in anticipo per la risposta.

    E' molto probabile che la revoca sia stata disposta, seppur in ritardo, in quanto i due benefici, invalidità civile ed invalidità ordinaria, non sono compatibili; normalmente si deve esercitare un diritto di opzione.


    avv. Gianluigi Moise

    Invalidità PERMANENTE con rinnovo annuale
    sono stata operata 3 anni fa di tumore alla tiroide e ho un'invalidità permanente con rinnovo annuale.Mi è scaduta e aspettando il rinnovo ho trovato lavoro e mi hanno chiesto l'iscrizione al collocamento come liste speciali...se porto il verbale scaduto mi iscrivono lo stesso visto che c'è scritto permanente?

    Non è chiaro di che tipo di invalidità si tratti (Invalidità civile, INPS, etc.) ma ritengo che l'iscrizione possa essere rinnovato solamente con un certificato valido. 


    avv. Gianluigi Moise

    Per ottenere un benefico è necessario raggiungere un punteggio del 74%, percentuale che andrebbe valutata, nel suo caso, da un medico legale in quanto bisogna verificare il grado di epatite e le limitazioni causate dall'angina. 


    avv. Gianluigi Moise

    Diritto ad un' invalidità.
    ho 46 anni e da 2 soffro di angina vasospastica seguita da cardiologo e terapia farmacologica, ma le angine si fanno sentire cambiando e riprovando con nuove terapie, ma nulla sono ipertesa da anni , ho subito una isteroctomia ho epatite c e in depressione sono stata operata al braccio in artroscopia mi hanno riconosciuto una invalidita' a meno di un terzo che non posso usufruirne non avendo i requisiti contributivi..cioè 3 anni di contributi versati negli ultimi 5 anni(nessuno mi ha assunto per la mia patologia) a breve avrò una visita medico legale presso l'asl di zona, crede possa usufruire di una pensione essendo anche senza un reddito iscritta alla lista di collocamento in mobilità non retribuita ma con 20 anni di contributi versati?

    Per ottenere un benefico è necessario raggiungere un punteggio del 74%, percentuale che andrebbe valutata, nel suo caso, da un medico legale in quanto bisogna verificare il grado di epatite e le limitazioni causate dall'angina. 


    avv. Gianluigi Moise

    Dalle tabelle risulta che una scoliosi a più curve, superiore al 60%, venga valutata fino al 30%, insufficiente per ottenere l'assegno (74%). 


    avv. Gianluigi Moise

    La sola degenerazione viene valutata per il 10%. La vera valutazione dell'invalidità si basa sul campo visivo rimanente e sull'acutezza visiva. 


    avv. Gianluigi Moise

    Due mastectomie in due anni. ho diritto a un assegno di invalidità?
    Ho subito una mastectomia due anni fa e ora ho subito anche la seconda. Dovrò fare un secondo periodo di chemioterapia e ho il gene BRCA1. sono una lavoratrice e guadagno oltre quasi 40mila euro. ho diritto a una qualche forma di assegno? se si , cosa devo fare esattamente?

    A prescindere dalle patologie la sua situazione reddituale non le permette di ottenere i benefici di invalidità (assegno o pensione). Solamente nel caso di chemioterapie particolarmente invalidanti è possibile ottenere un periodo di indennità d'accompagnamento e la dichiarazione di handicap grave (utile per la riduzione giornaliera d'orario lavorativo o l'utilizzo di tre giorni di permesso). 

    coliciste
    Sono un lavoratore di 36 anni circa 3 anni fa o subito asportazione della coliciste. Volevo sapere se mi spetta una piccola somma.

    L'asportazione della colecisti porta all'attribuzione di un punteggio di soli 10 punti percentuali, insufficiente ad ottenere qualsiasi beneficio. 


    avv. Gianluigi Moise

    Mi è stato pervenuto il verbale dell'Inps riguardante una visita di revisione dell'invalidità civile. Cosa significa la dicitura INVALIDO con riduzione permanente della capacità lavorativa dal 74% al 99% art. 2 e 13 L. 118/71 e art 9 DL 509/88 [75%].
    -Premetto che nel 2010 mi è stato riconosciuto il 75% e mi viene corrisposta la cifra mensile per l'invalidità. -Il riconoscimento, ai sensi dell'art. 4 della legge 05 febbraio 1992 n.104, di PORTATORE DI HANDICAP IN SITUAZIONE DI GRAVITA' (COMMA 3 ART. 3) riguarda l'accompagnamento?

    Il primo verbale riguarda lo stato di invalidità e le conferma il diritto all'assegno mensile. Il secondo verbale permette ad un parente stretto di ottenere 3 giorni di permesso retribuito al mese per assisterla. 


    avv. Gianluigi Moise

    L'intervallo va dall'11 al 35% a seconda dell'età; essendo lei in età fertile, propendo per il massimo.


    avv. Gianluigi Moise

    Sono invalido al 76% dal 2002.
    mi potete dire sè mi spetta l'assegno di invalididtà, ho la vasculite con interessse renale.

    L'assegno di invalidità può essere chiesto (ma l'INPS richiede una nuova visita medica) se il reddito annuo individuale non supera i 4.596,02 euro.

    Disturbi di alimentazione
    mia nuora abita da sola a reggio emilia ed e sposata ma suo marito abita a crotone con un altra donna,sulle carte sono ancora sposati. lei ha 60 anni e ha lavorato in tutta la sua vita. Da 5 anni,non percepisce niente ma fa' fatica ad andare avanti. E' malata cioe' anoressica: pesa 30 kili, è alta 1,50 e soffre di ansia e panico, gli fanno male le ossa , quando fa' i lavoretti in casa, suo marito non gli passa niente,puo' prendere qualcosa tipo nei sociali per i suoi problemi di ansia ecc... o cosa puo' chiedere di aiuti. Non ha reddito. quando arrivera' a prendere una pensione,e quanto e la minima,quanto deve spettarle?

    I disturbi dell'alimentazione, se considerati gravi (come nel caso dei 30 kg per 1,50 di altezza), possono essere valutati tra il 75 ed il 100% di invalidità e quindi dare diritto ad un beneficio economico di 267,57 euro mensili aumentabili di una cinquantina di euro se non vi sono altri redditi nel nucleo familiare. Per attivare la procedura di invalidità bisogna rivolgersi ad un patronato.

    si può ottenere l'assegno di accompagnamento con queste patologie?
    disturbo bipolare di tipo misto, grave, con manifestazioni psicotiche, disturbo di personalità e DAP in sogg. con patologie internistiche. la paz. è in trattamento farmacologico. il decorso della sua malattia è in andamento cronico, non passibile di remissione.La comorbidità con il D. di P. e con il DAP, oltre a provocare crisi a carattere esplosivo con discontrollo degli impulsi, accentua la gravità del quadro clinico provocando una ciclicità rapida.

    Il disturbo bipolare grave può essere valutato fino al 100% quale grado di invalidità. L'accompagnamento invece viene valutato su altre basi, come la scala ADL, ovvero l'impossibile a compiere da soli taluni elementari atti essenziali della vita quotidiana (lavarsi, vestirsi, camminare, alimentarsi, utilizzare il bagno, essere continenti). Attualmente questa valutazione è piuttosto rigida.

    L'indennità d'accompagnamento potrebbe spettare per il periodo in cui vi fosse l'effettiva necessità di un accompagnatore per la deambulazione oppure per compiere qualcuna delle funzioni primarie della vita (vestirsi, lavarsi, alzarsi e sedersi, nutrirsi); conta anche l'incontinenza continua. Quindi potrebbe essere riconosciuta se è in corso una pesante chemioterapia.

    Posso chiedere l'invalidità e rientrare nelle categorie protette?
    Da quando ho 11 anni ho scoperto di avere la valvola aortica bicuspide con rafe per fusione del lembo coronarico destro e lieve prolasso della mitrale con lieve rigurgito. Inoltre, dopo un incidente nel settembre 2009 in seguito ad un trauma cranico con grave lesione del VII nervo cranico destro, che mi ha portato alla perdita quasi totale di attività volontaria dei corrispondenti muscoli, ho perso l'udito dell'orecchio destro per (passatemi il termine) "spappolamento" della coclea. Secondo voi è possibile per me richiedere il riconoscimento dell'invalidità civile e rientrare nelle categorie protette? Ho letto che non è più l'ASL ad occuparsi di queste pratiche, quindi a chi devo rivolgermi? Grazie in anticipo

    La richiesta va presentata all'INPS tramite patronato o via Internet, dopo aver chiesto un certificato al medico di fiducia. La somma delle sue patologie dovrebbe condurre ad una valutazione sufficiente (46%) per l'inserimento nelle categorie protette. Molto dipende dalla valutazione, estremamente variabile, della cardiopatia.


    avv. Gianluigi Moise

    endometriosi e invalidità
    ho 33 anni e da tre operata in laparoscopia per una endometriosi di 4grado e il conseguente attaccamento del collo dell'utero al retto. La mia quotidianità è fatta di continui dolori che mi impediscono di realizzare le ambizioni di una vita di studi, di controlli e cure inutili ovviamente tutte a mie sperse. ora so che l'endometriosi è rientrata nelle nuove tabelle di invalidità, sa dirmi a cosa mi da diritto facendo apposita domanda?

    L'endometriosi da sola, pur con complicanze, non supera il punteggio del 30% e quindi non da' diritto ad alcun beneficio.

    carcinoma tiroideo
    Sono una donna di 36 anni, operata di cancro alla tiroide con asportazione totale della stessa. Non ho fatto radiometabolica. Due anni fa, ho ottenuto il 70% di invalidità, anche perchè ho avuto problemi con il calcio. Ora ho un polipo alla colecisti, benigno e steatosi epatica.Nel frattempo ho avuto un bambino con parto cesareo.Prendo eutirox tutti i giorni da 175. Adesso ho la revisione. Quanto avrò, ora di invalidità?

    Il calcolo non si basa sempre su percentuali fisse e dipende dalla compresenza di altre patologie; da quanto mi scrive tuttavia non ritengo che si superi una valutazione del 50-60%.


    avv. Gianluigi Moise

    Ho 28 anni, sto pagando amaramente le conseguenze di una operazione che ho subito, per una diagnosi trascurata e mal curata. 4 anni fa ho avuto una Conizazione sul Utero dovuta dal "papiloma Virus" HPV di tipo 16 grado.
    con riduzione dell organo stesso, indebolendo la mia difesa vaginale. Attualmente combatto con un ovaio dx ingrossato e non funzionante ,i medici mi hanno informata qualora volessi avere una gravidanza , andrei incontro ad una gravidanza extrauterina. Sto facendo ulteriori controlli , perchè asportare anche l'ovaio, non riuscerei a sostenerlo. Tutto ciò a detta dei medici è causato sempre da un infezione prima del intervento al utero. Nei mesi in cui ho il ciclo sto praticamente 10 giorni a letto senza potermi muovere, per i forti dolori. Ho perso il lavoro, le spese che affronto ogni anno, non riesco più a sostenerle. Come posso fare ? posso ricevere un invalidità civile ?

    Le menomazioni all'organo riproduttivo femminile raggiungono un grado massimo del 40%, di per sé insufficiente ad ottenere benefici economici (minimo richiesto 74%). 


    avv. Gianluigi Moise

    endometriosi e invalidità civile
    ho 33 anni e 3 anni fa ho subito un intervento in lapascopia per una endometriosi di 4grado con conseguente attaccamento del collo dell'utero al retto. l'unica, se vogliamo chiamarla cura è la pillola anticoncezionale, ma i dolori sono continui e spesso insopportabili impedendomi anche di lavorare. A cosa ho diritto visto che questa malattia rientra oggi nelle nuove tabelle delle invalidità?

    L'endometriosi da sola, pur con complicanze, non supera il punteggio del 30% e quindi non da' diritto ad alcun beneficio.


    avv. Gianluigi Moise

    Risposta ritardata della commissione d'invalidità civile
    Buon giorno. Gentilmente avrei bisogno del vostro aiuto: sono una donna di 49 anni che nel marzo 2012 ho subito un intervento d’isterectomia totale per un carcinoma ovarico bilaterale, stadio IIIB. Ho fatto la domanda per l'invalidità civile e sono stata convocata dalla commissione nel giorno 5 giugno 2012, da allora non ho ricevuto nessuna risposta. Mi domando come si possa vivere nel frattempo(!?!),senza lavoro, senza salute e senza un sostegno materiale?Mi rattrista molto questa situazione. Visto questo ritardo nell'avere una risposta, gentilmente mi potete dire quale sarebbe la percentuale d'invalidità secondo questa diagnosi, per non farmi illusioni...Vorrei specificare che prima dell’intervento lavoravo col contratto a tempo indeterminato presso una famiglia come domestica,5 ore al giorno per 5 giorni settimanali e che purtroppo non ho usufruito di nessun tipo d’indennizzo durante la malattia,questo per completare il quadro. Dopo il danno anche la beffa…La ringrazio e chiedo scusa per il mio tonno di voce un po’aggressivo, però è stato dettato solo dalla disperazione.

    Purtroppo la sola isterectomia non comporta l'attribuzione di un punteggio superiore al 35%. Per ottenere un beneficio economico, seppur minimo, è necessario il 74%.


    avv. Gianluigi Moise

    I benefici derivanti da invalidità civile non sono incompatibili con le attività lavorative ma dipendono dal reddito individuale annuo.


    avv. Gianluigi Moise

    Sono una donna di 56 anni, ho già finito i 6 mesi di malattia concessi dall'inps, mi sono serviti per il 1° e 2° intervento al seno e per la chemio. Adesso dovrei subire un intervento di ricostruzione; ho diritto ad altra malattia?
    Ho letto qualcosa a proposito della sottrazione dal computo delle assenze per la malattia dei giorni di ricovero o utilizzati per le terapie salvavita.é previsto ad esempio che il periodo di comporto sia aumentato di tre mesi (per i lavoratori con un'anzianità di servizio minore di 10 anni e di sei mesi per quelli con un'anzianità di servizio maggiore) Questo è vero? Posso prendere altri giorni di malattia per l'intarvento di ricostruzione? grazie mille in anticipo.

    Il diritto alla conservazione del posto di lavoro può essere superiore ai sei mesi ma ciò dipende dai contratti di categoria applicati. In molti contratti è previsto invece un diritto a tre mesi di aspettativa senza retribuzione dietro presentazione di documentazione sanitaria.


    avv. Gianluigi Moise

    Ho il 74% di invalidità ho diritto ai due mesi di contributi figurativi
    74%MI Dà DIRITTO AI DUE MESI DI CONTRIBUTI FIGURATIVI

    Il diritto è concesso per invalidità "superiori" al 74%


    avv. Gianluigi Moise

    Un invalido civile al 100% con indennità d'accompagnamento percepisce una pensione di 267,57 euro/mese per 13 mesi (se il suo reddito personale non supera i 15.627,22 euro annui) ed un'indennità di 492,97 euro/mese per 12 mesi (senza limiti di reddito).

    Sicuramente si può ottenere il riconoscimento di un certo grado di invalidità che però difficilmente raggiungerà la soglia del 74% necessaria per un beneficio economico.


    avv. Gianluigi Moise

    L'applicazione dei punteggi di invalidità si basa su delle tabelle piuttosto limitate e spesso connesse alla funzionalità degli organi e degli arti. Il punteggio quindi viene spesso applicato per analogia ad altre patologie/menomazioni. Ritengo quindi che, se non vi sono serie compromissioni di organi o funzioni, difficilmente venga dato un punteggio superiore.

    Se suo padre si è visto riconoscere un grado dell'80% di invalidità dovrebbe percepire un assegno pari a 267,57 euro/mese per 13 mesi (se il suo reddito personale non supera i 4.596,02 euro annui). A tale cifra possono aggiungersi eventuali integrazioni sulla base del reddito familiare. L'assegno, dopo i 65 anni, si tramuta in pensione sociale e ne segue le regole, fatta salva la valutazione del reddito individuale e familiare.

    Posso avere l'invalidità civile?
    Buon giorno,sono una mamma e ho 33 anni, nel 2006 sono stata operata di una carcinoma alla tiroide facendo tiroidectomia totale, prendo eutirox dal'ora alternando 125 e 100mg ai giorni. Vorrei sapere se mi spetta l'invalidità civile, e se ho diritto l'invalidità viene riconosciuta dalla presentazione della domanda o dal'intervento? non ho redditi.

    L'asportazione della tiroide, se ben compensata dal trattamento farmacologico, non permette di raggiungere gradi di invalidità pari al 74% necessario per ottenere un beneficio economico.


    avv. Gianluigi Moise

    Il calcolo delle due invalidità non porterebbe a superare il 70% e quindi si potrebbe ottenere l'iscrizione alle liste speciali di collocamento (46%) e l'esenzione dal ticket (67%) ma difficilmente un beneficio economico (74%).


    avv. Gianluigi Moise

    Mia figlia di 9 anni è stata operata di stenosi sottovalvolare aortica.
    Cosa deve aspettarsi come aiuto economico visto che e stata operate di stenosi sottovalvolare aortico ,le è rimasta una lieve insufficienza aortica.

     I minori di 18 anni con "difficoltà a svolgere i compiti propri della loro età", non essendo valutabile un'inabilità lavorativa, possono ottenere un'indennità di frequenza di 267,57 euro mensili per i periodi di effettiva frequenza di scuole o terapie riabilitative, da certificare anno per anno.

    Richiesta di aggravamento i.civile
    Ho ottenuto il 50% di invalidita' per sindrome apnee notturne obesita'e ipotiroidismo in ter.sostitutiva ora si e' aggiunto il diabete, un intervento al menisco e l'intervento di sleeve gastrectomy. Vorrei sapere se il punteggio rimane invariato o se si alza.

    Quasi sicuramente il punteggio potrà aumentare.


    avv. Gianluigi Moise

    Sicuramente può presentare domanda in quanto l'invalidità potrebbe essere concessa anche per un periodo di 6 mesi o superiore. Non garantisco però che si raggiunga un punteggio sufficiente per ottenere anche un beneficio economico (74%). Naturalmente vi sono anche altri benefici quali le liste speciali di collocamento (46%) e l'esenzione ticket (67%).


    avv. Gianluigi Moise

    La domanda di invalidità è soggetta all'emissione di un certificato del suo medico di fiducia, che ne valuterà la fondatezza trattandosi di menomazione stabilizzata e valutabile anche sulla base dell'età.


    avv. Gianluigi Moise

    Sono affetta da miastenia gravis dal 1986 con asportazione timo, ma non timoma.
    Ho un'invalidita' civile del 74% e la 104 con riduzione di 2 ore lavoro, sono dipendente pubblico e ho 53 anni. Ho una frattura al femore e sono stata operata di cataratta, assumo cortisone. Vorrei rivedere invalidita'.

    La rivedibilità dell'invalidità è sempre possibile ma, essendo cambiati i criteri ed il rigore delle visite, le consiglierei di rivolgersi prima ad un medico legale; i patronati stessi si avvalgono di medici convenzionati prima di presentare la domanda.

    Sono Invalido al 75%, avendo lavorato e versato contributi per 5 anni mi spetta e posso avere un aumento dell'assegno mensile?
    Mi chiamo Federico ho 29 anni e sono invalido civile nella percentuale del 75% causa la mia malattia la fibrosi cistica, quindi percepisco la pensione di invalidita' di 270 euro circa, sono disoccupato da circa 2 anni ora, pero' per i 5 anni precedenti ho lavorato e versato contributi, volevo sapere se avendo lavorato e versato contributi per 5 anni mi spettasse un aumento della pensione mensile.

    L'assegno di invalidità civile ha natura assistenziale ed è pertanto dipendente solamente dal reddito attuale e non dalla contribuzione versata.


    avv. Gianluigi Moise

    Mi sono operata nel 2000 al''utero di Miomectomia
    Se volessi far riconoscere un 'invalidità anche lieve, oggi potrei presentare domanda all'inps?

    Si può sempre presentare domanda ma, se non vi sono state conseguenze gravi dell'intervento, difficilmente si ottiene un beneficio economico.


    avv. Gianluigi Moise

    Una BPCO grave può da sola raggiungere anche l'intervallo 65-75%.

    L'asportazione della tiroide, se ben compensata dal trattamento farmacologico, non permette di raggiungere gradi di invalidità pari al 74% necessario per ottenere un beneficio economico.


    avv. Gianluigi Moise

    Vorrei sapere se ho diritto all'assegno di invalidità. Ho qualche diritto?
    sono una ragazza di 27 anni, sono malata di ipertrofia di ventricolo sinistro,disfunzione diastolica del ventricolo sinistro,cardiopatia ipertensiva,hta secundara renale, nefroangioscleroza bilateralle,con i reni di dimensioni: sinistro di 90mm e destro di 77mm. tutte due i reni sembrerebbero malati e ho un'insuficienza renale.

    Le insufficienze cardiache e renali sono sempre invalidanti ma il punteggio attribuito dipende dalla loro gravità, secondo le tabelle delle classi HYHA, e varia dal 21 al 100%. Analogamente si deve considerare l'insufficienza renale. Da quanto mi riferisce le consiglio comunque di presentare domanda reperendo la maggiore documentazione possibile.


    avv. Gianluigi Moise

    La domanda può essere sempre presentata ma l'esito dipende dal grado di insufficienza cardiaca, valutata secondo le tabelle delle classi HYHA, con una variazione dal 21 al 100%.


    avv. Gianluigi Moise

    Assistenza di un familiare
    Buon giorno, grazie in anticipo dell'attenzione. Mia moglie 61 anni è affetta da un tumore ai polmoni. Da alcuni giorni è costantemente collegata con una bobola di ossigeno.Le è stata riconosciuta l'invalidità civile al 100%. E' impegata in una società del settore edile ed ha già usufruito di parte di sei mesi di malattia disponibili per questo anno,(la malattia è iniziata lo scorso novembre).Chiedo: quanto può durare il periodo di malattia? Ed ancora, può essere licenziata, seppure in malattia, alla scadenza della malattia? Cosa fare per ottenere l'assistenza (oltre la 104), visto che mia figlia, lavoratrice all'estero si è licenziata per assistere la mamma?

    Per chi ha un'anzianità di servizio di oltre 3 anni e mezzo il periodo di comporto dovrebbe essere, per il contratto degli edili, di 12 mesi nell'arco di 24 mesi consecutivi. Altre forme di assistenza possono essere attivate dal Comune tramite l'intervento dell'assistente sociale.


    avv. Gianluigi Moise

    Una fibrillazione permanente è sicuramente valutabile per ottenere il riconoscimento dell'invalidità; generalmente se tratta si di valutazione "grave" o "severa" il punteggio si aggira nella fascia 71-80% .


    avv. Gianluigi Moise

    Sono un dipendente della sanità pubbl,con invalidità civile del 50% .Vorrei richiedere l'aggravamento.Mi creerà dei problemi?
    Sono un dipendente della sanità pubblica,con invalidità civile del 50%, e le mie condizioni si sono modificate e posso richiedere l'aggravamento per usufruire dei benefici (..esenzione tasse univ.) Questo interferisce con il mio status di lavoratore non assunto grazie alle categorie protette?

    Non vi è correlazione diretta tra la dichiarazione di invalido civile e reale capacità lavorativa; quest'ultima di fatto può essere valutata solamente dal medico competente della sua Azienda. Se quest'ultimo, su sua richiesta o in occasione di un controllo periodico, dovesse ritenere di disporre delle limitazioni, allora lo farà autonomamente. 


    avv. Gianluigi Moise

    Invalidità per malformazione congenita cardiaca
    ho 35 anni e sono nata con una cardiopoatia congenita detta "TRASPOSIZIONE CORRETTA DEI GRANDI VASI CON DIV E STENOSI POLMONARE SOTTOVALVOLARE SEVERA". Inoltre ho anche un'adenoma tiroideo eproblemi di calcoli ai reni. Posso continuare a lavorare ma chiedere comunque qualcosa per un'eventuale invalidità?

    La malformazione da lei indicata viene valutata anche in gradi (dal 1° al 5°) e, per ottenere un beneficio economico, bisogna raggiungere il 74%, cioè almeno il 4° grado (71%-80%). Nel calcolo si aggiungono anche le altre patologie rendendo verosimile la possibilità di superare il 74%.


    avv. Gianluigi Moise

    Sono una malata oncologica , mi devo assentare dal lavoro per delle cure , devo sempre prendere la mutua?
    buon giorno, sono una donna di 37 anni, ho subito 2 interventi nel giro di un anno,il primo per un tumore al seno sx il 29 aprile del 2011 e poi un esterectomia totale bilaterale a giugno di quest'anno, adesso sono a casa in mutua dal giorno dell'intervento perchè ho iniziato una cura con lapatinib ( prendo 6 compresse al giorno)che mi causano scariche di diarrea fino ad 6/7 volte al giorno . I miei datori di lavoro mi iniziano a storgere il naso, io faccio la cameriera in un ristorante e come potete immaginare in questo momento mi è davvero impossibile andare al lavoro.La cura con il lapatinib lo iniziata circa un mese fa e dovrò farla almeno per ancora 3/4 mesi . Vorrei capire se sono obbligata a prendere sempre la mutua o se ho qualche altra alternativa per non aver obblighi di orario.

    L'unica facilitazione potrebbe ottenerla presentando una domanda di riconoscimento dello stato di handicap a cui venga assegnato il livello grave (art.3, comma 3, legge 104/92). Con tale certificazione si ha diritto ad una riduzione dell'orario pari a due ore al giorno ovvero a 3 giorni di permesso al mese. 


    avv. Gianluigi Moise

    Pensione di invalidità
    In seguito ad accertamento cervellotico di una fantomatica commissione mi è stata ridotta l'invalidità dal 90% al range tra il 34% e il 73% in base al fatto che la Signora risulta collaborativae nonostante una mastectomia accertata, chemioterapia ricevuta e asportazione dell'utero...Una vergognosa considerazione frutto delle personali considerazioni di gente inetta che finoa poco tempo fa erogava pensioni a falsi invalidi. In base a cosa si riduce una invalidità permanente e secondo quale scandaloso criterio? Resto in attesa di una Vostra comunizazione.

    La gradazione dell'invalidità dipende dall'applicazione di tabelle abbastanza precise, contenute nel decreto del ministero della sanità del 5/2/1992 ed ora in fase di riapprovazione in un testo più preciso. Non escludo che la valutazione del 90%, da ritenersi piuttosto elevata per le menomazioni subite, sia stata data sulla base di un'effettiva gravità della sua situazione all'epoca del primo giudizio.

    indennità di accompagno
    Nel 2007 mi sono ammalato di tumore (seminoma) nel 2008 e 2009 ho avuto due ricadute con metastasi polmonari dopo i vari trattameni cht e radio nel 2010 mi è stata riconosciuta invalidità al 100% in via definitiva con indennità di accompagno. fortunatamente da gennaio 2010 i controlli sono andati sempre bene. mi domando, ho ancora diritto all'accompagno? ogni hanno trasmetto il modulo nel quale comunico di non essere stato ricoverato in strutture sanitarie a carico dello stato. mi richiamerranno a visita o no?

    Qualora le sue condizioni risultassero migliorate ella dovrebbe richiedere una revisione. Le visite di revisione d'ufficio vengono comunque disposte a sorteggio, normalmente fra le persone più giovani e quindi più facilmente soggette a recuperi. 


    avv. Gianluigi Moise

    Indennità di accompagnamento per Leucemia Mielodica Acuta
    Buongiorno,mia madre si è ammalata di Leucemia Mieloide Acuta circa un'anno fa con ricovero ospedaliero per i cicli di chemio e una volta dimessa seguire chemioterapia a casa con trasfusioni in day ospital, ad Ottobre del 2011 presentai domanda di acoompagnamento in quanto tutt'ora c'è la necessità di starle vicino in tutte le sue attivita giornaliere ,la risposta da parte dell' ASL è arrivata con conseguente visita da parte della commisione sanitaria, in seguito gli viene riconosciuta il 100% di invalidità in quanto non può svolgere da sola gli atti quotidiani della vita e necessita di assistenza continua, ma cosa strana l'indennità è solo per le spese mediche (esenzione del Tiket), in aggiunta doveva presentarsi giorno 8 Agosto 2012 per effetuare nuovamente la visita in caso fosse guarita, ma non può presentarsi perchè da un mese è di nuovo ricoverata. Vorrei sapere da voi cosa devo fare è perchè non gli è stato riconosciuto l'aiuto economico nonostante versa in condizioni gravi è vive solo con la reversibilità di mio padre (400 euro). Grazie mille.

    Il beneficio economico deve essere richiesto all'INPS, tramite patronato, presentando ulteriori autocertificazioni; per quanto riguarda l'assenza alla visita bisogna attivarsi presso l'ente che doveva effettuarla (INPS o ASL) richiedendo eventuale visita domiciliare.


    avv. Gianluigi Moise

    Il periodo massimo di malattia per i lavoratori del settore trasporti con più di 5 anni di anzianità è di 12 mesi a cui si possono aggiungere altri 6 in aspettativa non retribuita.


    avv. Gianluigi Moise

    Quanto ho diritto alla pensione di invalidità?
    sono una signora di 56 anni e 5 anni fa ho fatto domanda d invalidità per un ischimia un intervento al fegato recp con stati d ansia molto avanzata è succissivamente dopo tre anni è sorto un calcinoma malignio al collo dell utero con intervento tiroidea con tutte queste patologie dopo aver fatto domanda 5 anni fa tutto andava bene poi dopo la morte di mio marito vogliono solo darmi sei mesi d invalidita conteggiando solo il calcinoma ma tutto ciò è possibile? e ho anke 80% d invalidità e ho anke 048 d invalidità

    Per il calcolo dello stato di invalidità non conta il numero di patologie subite ma il danno permanente che esse hanno cagionato. In pratica bisogna vedere se dopo tanto tempo ci sono ancora delle conseguenze invalidanti.


    avv. Gianluigi Moise

    E' necessario presentare domanda sia di invalidità civile che di riconoscimento dello stato di handicap (legge 104) tramite un patronato, dopo aver richiesto un certificato al medico di fiducia.

    Una valutazione del grado di invalidità dipende molto dalla compromissione delle funzioni, in questo caso riproduttiva e renale, e, pertanto è difficile fare delle previsioni. Ritengo comunque opportuno inoltrare una domanda di invalidità.

    Desidero chiarimenti circa il certificato di invalidità che prevede 100% e permanente inabilità lavorativa.
    Buongiorno, mia figlia di 29 anni è stata operata per l'asportazione di un tumore al cervello, a seguito dell'intervento ha riportato una emiparesi sn., con la riabilitazione è riuscita a riprendere a camminare con l'ausilio di una protesi al piede, ma ancora ha notevoli difficoltà al braccio. Lavora normalmente, ha fatto richiesta di invalidità e dei permessi L. 104. A seguito della visita di controllo presso l'Ausl è stata riconosciuta "Invalida con totale e permanente inabilità lavorativa 100% e con necessità di assistenza continua non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani (L. 18/80)) mese di maggio 2012. Il mio quesito è il seguente: può continuare a lavorare normalmente (lavora in ufficio presso una società di consulenza) o il datore di lavoro può decidere di licenziarla? Mia figlia VUOLE continuare a lavorare. Non ha al momento richiesto alcuna sovvenzione.

    La certificazione di invalidità lavorativa totale non è incompatibile con il lavoro di per sè; si pensi che lavorano normalmente molte persone non deambulanti con indennità d'accompagnamento. La reale capacità lavorativa  va decisa in altre sedi e va normalmente presa in considerazione dal "medico competente" che ogni datore di lavoro deve nominare. In tale sede si decide quali eventuali limitazioni lavorative ha una persona, ad es.

    Non ancora risposta...

    mio figlio di quasi 5 anni è stato operato di un tumore in testa.
    poichè mio figlio è stato operato a causa di un tumore benigno in testa ( lato sinistro frontale)e di conseguenza per intervenire li' è stato tagliato da sopra un orecchio fino all'altro, vorrei sapere se per questo motivo gli aspetta l'invalidità e la legge 104.se fossi cosi' cosa devo fare?

    Non ancora risposta...

    Mia mamma, 77anni, ha prodotto domanda per invalidità civile affinchè io potessi avere diritto ai permessi della legge 104 per accompagnarla alle visite. Nonne ho diritto, perchè? quanto dovrebbe ancora esser grave?????
    Mia mamma, 77 anni ha: aneurisma addominale, problemi con la tiroide, meningioma in testa, ha subito 5 anni fa intervento per tumore alla mammella, a marzo di quest'anno turb per tumore infiltrante alla vescica seguito da intervento di cistectomia radicale e asportazione di parte dell'intestino con derivazione di Briker. Non risulta in stato di gravità pur avendo ricevuto sul verbale la dicitura " Invalido ultrasessantacinquenne con difficoltà persistenti a svolgere le funzioni ed i compiti propri della sua età (L.509/88.124/98) grave 100%" Non mi interessa il contributo economico ma solo la possibilità di poter avere i giorni di permesso consentiti dalla legge 104 per accompagnarla alle visite ed esami che con tutte le sue patologie sono davvero frequenti.Possibile che non ne abbia diritto? mi pare davvero assurdo, non chiedo la luna!!!!! Maria Vittoria

    La valutazione dello stato di handicap grave non dipende solamente dalle patologie ma anche da una serie di valutazioni sociali ed ambientali espresse dagli operatori sociali in apposita relazione (anche se raramente presente nei fascicoli). In sostanza entrano in gioco fattori vari quali la difficoltà a raggiungere negozi, servizi pubblici, etc. 

    Posso ottenere pensione di invalidita' continuando a lavorare con ictsu ischemico?
    salve, sono un dipendente pubblico con invalidita 33% per apnea notturna (uso CPAP.Negi utimi anni ho avtuto due episodi di ictus ischemico con diagnosi finale di malattia cerebrovascolare cronica.cosa devo fare? ho solo 22 anni di servizio e ho 53 anni.se chiedo pensione di invalidita' , posso continuare a lavorare e percepire entrambe?

    La pensione per invalidità del 100% può essere percepita se non si supera un reddito annuo individuale di 15.627,22 euro; il limite è di 4.596,02 per un'invalidità tra il 74% ed il 99%.


    avv. Gianluigi Moise

    quando non ai santi in paradiso
    le pare giusto ché con più patologie come tbc polmonare, aurisma ascendente al cuore, cancro vescicale operato 2 volte, ho il 70%di invalidita.grazie per la risposta.

    Non ancora risposta...

    Gentile Avvocato, mio padre ha 86 anni: vorrei poter usufruire della legge 104 per avere i tre giorni al mese per l'assistenza. Sono in attesa della visita da parte della Commissione per acertamento
    Gentile Avvocato, mio padre ha 86 anni: vorrei poter usufruire della legge 104 per avere i tre giorni al mese per l'assistenza. Sono in attesa della visita da parte della Commissione per accertamento invalidità- Attualmente non prende farmaci, ma ha bisogno di essere seguito, è vedovo. Ci sono possibilità per avere i 3 giorni previsti dalla legge 104?? Nell'attesa ringrazio e invio cordiali saluti. Valeria 62

    La valutazione dell'handicap grave, e quindi del diritto ai permessi per i parenti, non dipende solamente dallo stato di invalidità ma anche dal grado di autonomia della persona invalida; bisogna considerare la presenza di servizi pubblici, la vicinanza di negozi, le barriere architettoniche, etc.. Tutto ciò deve essere illustrato adeguatamente alla commissione.

    Invalidità
    Operata di quadrantectomia e linfondo sentinella .Successiva radioterapia . Assumo Enantone e tamoxifene. Riconosciuta invalidità civile 50%. Domanda per part time punteggio :0. Estremi per ricorso ?

    Non ancora risposta...

    Posso richiedere l'invalidità a causa di trombosi venosa profonda?
    Ho 32 anni,a causa di un incidente mi sono fratturata il malleolo e di conseguenza ho portato un aparecchio gessato per un mese e mezzo..quando l'ho tolto si è verificata una tvp.Al lavoro non riesco ad avere l'idoneità per rientrare perchè il mio problema deve ancora risolversi nonostante siano passati 6 mesi,sto facendo ancora la cura di eparina e porto costantemente una calza elastica chè dovrò portare per sempre.A questo punto chiedo : è possibile richiedere una invalidità civile visto che non tornerò più come prima?

    E' possibile ottenere una dichiarazione di invalidità civile ma, per la sua patologia, il punteggio verrà attribuito in dipendenza dal grado delle ridotte capacità di deambulare e stazionare in piedi.


    avv. Gianluigi Moise

    Per l'iscrizione alle liste speciali è necessario ottenere la dichiarazione di invalido civile almeno pari al 46%; nel suo caso, a seconda dello stato di compromissione della tiroide e della cute, il punteggio potrebbe essere raggiunto. 

    Per ottenere una dichiarazione di invalidità civile è necessario ottenere prima un certificato medico da un medico certificatore (potrebbe esserlo il suo medico di famiglia) e poi rivolgersi ad un patronato (oppure presentare la domanda via internet).


    avv. Gianluigi Moise

    Assegno di accompagnamento corrisposto durante ricovero per infarto.
    Mio marito, 69enne, disabile al 100% e con diritto all'assegno di accompagnamento per postumi di ictus cerebrale, è stato ricoverato per 10 gg. per infarto e l'inserimento di uno "stent". Dobbiamo dichiarare questo all'INPS? Sappiamo che i giorni di ricovero per riabilitazione vengono tolti dal calcolo dell'assegno, ma in questo caso abbiamo dei dubbi. Grazie

    Premetto che il ricovero ospedaliero (cosiddetto per "acuti") non dovrebbe essere dichiarato. Il ricovero riabilitativo in struttura diversa dall'ospedale (ad es. RSA) deve essere dichiarato se con spese a carico "totale" del Servizio sanitario; ciò normalmente accade per i primi 30 giorni. 

    percentuale invalidità civile
    Cinque anni fa, a seguito di un carcinoma alla vescica, sono stato operato con cistectomia radicale e neovescica ileale e prostatecomia radicale con incontinenza urinaria. Mi fu riconosciuta una invalidità civile al 100 % che mi è stata ridotta al 75 % in fase di revisione il 5/5/2012. Pur avendo accertato le stesse patologie di prima istanza (cistectomia radicale con alveo diarroico - bpco - disturbo del visus con compenso correttivo)per quale motivo mi è stata ridotta la percentuale ? Ci sono i margini per una ricorso ? Forse sono passati i fatidici cinque anni dall'intervento, e,ringraziano il Signore sono ancora verticale, non c'è stato alcun aggravamento ? Mi è stato anche revocato l'art. 3 comma 3 lg 104 e mi è stato riconosciuto handicap avente invalidità di cui all'art. 21.Poichè percepisco assegno ordinario di invalidità, sono ancora in servizio, mi pare che con il 75 % di invaldità dovrei continuarlo a percepire. Ringrazio anticipatamente per le delucidazioni che vorrete fornirmi.

    Non ancora risposta...

    Le cardiopatie gravi (III^ classe NYHA) comportano l'applicazione di un punteggio compreso tra 71 e 80%.

    Sono un lavoratore con invalidità al 100% e riconosciuto come invalido dall'azienda posso cercare lavoro come categorie protetta?
    Sono una lavoratrice dipendente con invalidità riconosciuta al 100% dall'inps e relativi benefici, posso propormi per nuove opportunità lavorative come facente parte di categoria protetta, come devo comportarmi nei confronti dell'azienda?

    L'inserimento nelle liste di collocamento, anche se riservate alle categorie protette, richiede lo stato di disoccupato e quindi non è accessibile ai lavoratori in servizio, salvo il caso in cui il proprio reddito sia ai minimi (dipende dalle Regioni ma solitamente è inferiore ai 7000 euro).

    Invalidità civile e handicap
    Sono in metastase ossea e metastase a fegato stadio IV (dopo 6 anni dalla mastectomia radicale)ho fatto la domanda per riconoscimento invalidità civile, disabilità e handicap in data 20-12-2011.Sono stata convocata e sono andata a comissione (strambino)il 30-01-2012. Ho ricevuto un verbale provisorio che reconosceva handicap lg.104 e che sono in fase terminale,senza mobilità. Adesso prendo oramorph per i dolori,ho finito la radioterapia alla colonna, mi aiuta e mantiene mia figlia,che lavora 20 ore al giorno,e dimagrita 15 kg ,vorrei mangiare un pò meglio perchè non e arrivato ancora il verbale dalla comissione, cosi posso fare richiesta di agravamento ,le mie condizioni sono peggiorate.

    I due verbali seguono strade diverse durante la seconda e terza fase di controllo all'INPS. Tuttavia non è giustificata l'assenza di notizie dopo i sessanta giorni dalla data di invio del verbale all'INPS (se telematico, l'invio avviene il giorno stesso della visita medica). Potrebbe darsi che l'INPS abbia sospeso il procedimento di riconoscimento dell'invalidità in secondo grado ma avrebbe dovuto avvisare.

    Ricorso invalidità Inps
    Nel 1999 ho subito una mastectomia (con chemioterapia) Nel 2006 ho subito un'altra operazione per un nodulo al seno (con radioterapia). Nel 2011 ho subito una operazione a cuore aperto per insufficienza mitralica severa. L'inps mi ha riconosciuto una invalidità del 67% (prima era al 100%). Posso fare ricorso oppure è meglio non tentarci neanche ?

    I ricorsi al Tribunale (entro 6 mesi dalla ricezione del verbale) sono in continuo aumento a causa dei criteri restrittivi applicati dalle Commissioni. In linea di massima il ricorso, dipendendo dalla valutazione di un perito nominato dal Tribunale, garantisce un giudizio più equo ma i tempi della decisione difficilmente scendono sotto l'anno.

    Trattandosi di intervento che incide sicuramente sulla funzionalità di più organi, la percentuale dovrebbe sicuramente superare tale soglia.

    E' molto probabile che una domanda di invalidità civile porti ad un riconoscimento, che però quasi sicuramente non darà diritto ad un beneficio economico; quest'ultimo si ha solamente per chi ottiene il 74% ed ha meno di 65 anni. Può invece essere raggiunta la soglia del 67% per l'esenzione integrale dal ticket sanitario.

    rinunciare all'assegno di inabilità
    Ho 60 anni,40 anni di contributi da lav.dipend.vorrei rinunciare all'assegno di inabilità avuto nel 2009 e fare domanda di pensione.quale è la cosa più conveniente?

    Normalmente la pensione contributiva è più alta dell'assegno di invalidità, che comunque a 65 anni si trasforma in pensione sociale. E' necessario un calcolo accurato da commissionare a qualche patronato o esperto in materia. 

    Il punteggio potrà essere rivalutato ma difficilmente raggiungerà il 100% se la prognosi è favorevole; è necessario pertanto valutare attentamente l'opportunità di richiedere un aggravamento ricalcolando la somma delle patologie invalidanti di cui è già affetta.


    avv. Gianluigi Moise

    Mi spetta invalidità civile?
    sono un uomo di 55 anni con circa 39 anni di contributo sono stato operato a un tumore maligno alla prostata mi aspetta lo scivolo per andare in pensione e la invalidità civile, la cosa più a cuore se posso andare in pensione in anticipo visto il problema sopra indicato , grazie della risposta Giuseppe

    I benefici economici derivanti dall'invalidità civile non possono certamente sostituire un reddito lavorativo ma le ricordo che dal momento in cui è stata riconosciuta un'invalidità, pari almeno al 74%, si ha diritto ad ottenere due mesi di contribuzione figurativa per ogni anno lavorato.

    Per presentare domanda di invalidità è necessario rivolgersi prima al proprio medico per la compilazione di un certificato (informatizzato e solitamente a pagamento) e poi, portando con sé copia del certificato, recarsi ad un patronato che inoltrerà, gratuitamente, la domanda all'INPS.

    Se l'asportazione del carcinoma non ha compromesso la funzionalità dell'organo difficilmente si raggiunge un grado di invalidità tale da ottenere un beneficio economico; per intenderci, una neoplasia con modesta compromissione funzionale degli organi comporta solamente un'invalidità dell' 11%.

    Ho 28 anni e un'invalidità del 50%... per Ipermetria...sono parrucchiera e sono passata ad un lavoro part-time perchè non riesco a stare troppo tempo in piedi...ho diritto ad un'aiuto economico? ognuno da la sua opinione ed io sono in diff economiche.
    Come categoria protetta ho chiesto un aiuto per la ricerca di un lavoro seduta ma dovrei essere disoccupata..mi domando cosa dovrei fare nel frattempo...l'elemosina...?e in più non ho neanke un aiuto economico.mensilmente sostengo spese mediche privatamente di kinesi terapia, controlli..plantari ortopedici perchè ci sono conseguenza su schiena ,anche..femore usurato, rotula fuori sede..(più volte)..tendiniti al piede,e altro..

    Un grado del 50% non comporta nessun beneficio economico e nemmeno l'esenzione totale dal ticket (è salva l'eventuale esenzione per la singola patologia); per gli ausili ortopedici viene invece garantita la spesa a carico del Servizio Sanitario per invalidità di grado superiore al 33%.

    Non possiamo risponderle in questa sede sulle tempistiche per il pensionamento, salvo ricordarle che dal momento in cui è stata riconosciuta un'invalidità pari almeno al 74% si ha diritto ad ottenere due mesi di contribuzione figurativa per ogni anno lavorato.


    Avv. Gianluigi Moise


     

    Non vi è alcun collegamento tra il grado di invalidità accertato e la possibilità di delegare una persona al ritiro della pensione. Avv. Gianluigi Moise

    Certamente non è logico che richiedano ciò che già sanno ma, essendo un imprenditore privato, può effettivamente pretendere documentazione ulteriore, quale i modelli annuali riassuntivi dell'INPS.


    Avv. Gianluigi Moise


     

    La neoplasia a prognosi favorevole che compromette la funzione degli organi normalmente non supera la soglia del 70%.


    Avv. Gianluigi Moise


     

    La pensione di invalidità, a differenza dell'indennità di accompagnamento per i casi più gravi, è soggetta al limite d'età dei 65 anni.


     

    Malata oncologica,invalida al 100%,ma non gli spetta la pensione.
    Mia sorella, operata di tumore al seno ha un'invalidità riconosciuta, ma sembra non gli spetti l'assegno per invalidità, per reddito alto. ha un contratto di lavoro per 5 ore e ora stanno scadendo anche i sei mesi di malattia. In questo momento fa sia radio che chemio e gli hanno già detto che non potrà fare il lavoro che faceva prima,cioè in cucina per via del calore e dei pesi da sollevare.

    L'assegno di invalidità spetta solamente se il reddito annuo non supera i 4500 euro circa; il calcolo può essere fatto anche sul reddito che si prevede nell'anno in corso, cioè in quello in cui va presentata all'INPS la domanda.


    avv. Gianluigi Moise

    Sicuramente un punteggio di invalidità può essere assegnato (minimo 11%) ma, se non ci sono gravi compromissioni d'organo, difficilmente si ottiene un beneficio economico. 


     

    Ogni nuova domanda di invalidità ha effetto solamente dal mese successivo alla sua data di presentazione e non può riguardare patologie o periodi precedenti. 


     

    Gli ulteriori benefici dipendono da vari fattori: grado d'invalidità, capacità deambulatoria, decisioni di enti locali.  Ad es. l'esenzione ticket integrale (quindi non collegata alle patologie specifiche come la 048) si ottiene con un grado d'invalidità del 67%, così come, in certe Regioni, la tessera per i trasporti gratuiti in bus o corriera. Per i viaggi in treno mi risulta esserci solo il viaggio gratuito per l'accompagnatore del cieco.

    Le previsioni delle tabelle di legge non prendono in considerazione le singole patologie bensì una generica descrizione delle malattie per ogni apparato. Ad es. un "iperparatiroidismo primario" comporta una valutazione del 50%.

    Qualora si sia in età lavorativa (18-65), privi di un'occupazione, e venga dichiarato uno stato di invalidità superiore al 73%, che nel suo caso può essere raggiunto, si può aver diritto ad un assegno mensile di invalidità civile.


     

    Invalidità civile al 100%
    Nel 2005 sono stata operata di leiomiosarcoma dell'utero oltre porto la colostomia di hartman,tvp e embolia polmonare,ibm 39 x obesità,artrosi alle anche ,discopatia e lieve scoliosi,poi nel 1997 ho avuto la pleurite nel 2009 un intervento di un nodulo benigno...avro la possibilità di riavere il mio 100%per tre anni ho avuto anche l'accompagnamento.


    Sulla possibilità di una valutazione del 100% sarei ottimista, sebbene ultimamente le valutazioni dell'INPS risultino estremamente restrittive, mentre l'indennità d'accompagnamento si concede solamente nei casi di effettivo bisogno fisico di un accompagnatore.


    informazione
    Mia mamma ha 63 anni e da 2 anni circa ha perso il posto di lavoro; soffre d'ipertensione ed è in trattamento con antipertensivo; nel mese di novembre ha fatto un esame istologico all'utero che ha provocato di conseguenza, ad un intervento laparoistereoctomia totale con anestesia bilaterale. Circa una settimana fa abbiamo avuto il risultato dell'esame istologico che ha diagnosticato un: ADENOCARCINOMA ENDOMETRIOIDE BEN DIFFERENZIATO (G1) DELL'ENDOMETRIO, INFILTRANTE MENO DELLA META' DELLO SPESSORE DEL MIOMETRIO. PRESENTI EMBOLI ENDOLINFATICI PERITUMORALI. NON EVIDENZA D'INVASIONE VASCOLARE E PERINEURALE. Paramentrio, cervice e annessi :INDENNI DA INFILTRAZIONE. pT1A dovrà eseguire una serie d'esami e dovrà iniziare prima la radioterapia a circa 80km da casa e dopo la chemio nell'ospedale della mia città. In base al fatto che mamma non percepisce nessun stipendio e mio papà percepisce una pensione di circa 450€ mensili, hanno diritto a qualche sostegno aiuto?

    In questi casi, oltre a richiedere un riconoscimento di invalidità civile che potrebbe concludersi con l'assegnazione di un beneficio economico di circa 270 euro mensili e, se a giudizio della commissione la chemioterapia risultasse fortemente invalidante, dell'indennità d'accompagnamento, c'è la possibilità che i servizi sociali del Comune di residenza dispongano qualche forma di aiuto domiciliare nonché l'erogazione di buoni-taxi.

    Per poter ottenere un beneficio economico derivante da invalidità civile la patologia deve essere giudicata almeno come "insufficienza cardiaca grave" o "coronaropatia grave", cioè parificate ad una classe 3^ NYHA. 


     

    Un invalido all'80% può lavorare?
    Se trovo un lavoro, mi tolgono l'importo mensile ( circa 260 euro) ?


    L'assegno mensile di assistenza viene erogato a chi si trovi in stato di disoccupazione (o sottoccupazione); in pratica non viene erogato a chi superi un certo reddito annuo (per il 2011 il limite era di € 4.470,70).


    Il grado di invalidità per le malattie cardiache dipende dalla loro ascrivibilità alle classi NYHA con un minimo dell' 11% per la classe 1^ ad un massimo del 100% per la classe 4^. E' quindi necessario che un cardiologo valuti quale sia il livello di gravità della patologia.

    E' possibile la pensione in questo caso?
    Volevo sapere se in questo caso e possibile richiedere la pensione. Mia suocera ha 50 anni e ha avuto 3 infarti e un arresto cardiaco ora ha un fibroma allo stomaco difficilmente operabile per colpa del cuore malato allora vorrei sapere se ha diritto a una pensione.

    Fino al raggiungimento dei sessantacinque anni, la dichiarazione di invalidità civile di grado superiore al 73% comporta il riconoscimento di un assegno di invalidità, a condizione che l'interessato non superi un certo reddito annuo (per il 2011 il limite era di € 4.470,70).

    Il riconoscimento di una percentuale di invalidità è sicuro ma, con gli standard attuali di giudizio medico-legale riferiti a malattia oncologica suscettibile di miglioramento, non mi sentirei di prevedere il riconoscimento di una percentuale superiore al 70% (ricordo però che con il 67% già si raggiunge l'esenzione totale dal ticket).

    Sono invalida con riduzione della capacità lavorativa dell'80% (art.2 e 13 L.118/71 e art.9 DL.509/88).
    Cosa vuol dire invalidà con riduzione permanente della capacità lavorativa con percentuale dell'80%?Ho diritto ad un prepensionamento,ad una riduzione dell'orario di lavoro?

    La riduzione della capacità lavorativa nell'ambito della legge sull'invalidità civile riguarda solo una generica capacità al lavoro, considerato però secondo una visione di lavoro manuale generico (homo faber) e, diciamo pure, antiquato. La sua effettiva capacità lavorativa può in realtà essere giudicata solamente dal medico competente che presta servizio per il suo datore di lavoro.

    La possibilità di vedersi riconoscere l'indennità d'accompagnamento non dipende tanto dalle patologie di cui l'invalido soffre quanto dalla fisica necessità di un assistenza per uno dei seguenti motivi:

    Posso chiedere l'invalidità civile? In che percentuale?
    Gentilisimmi, ho trovato il vostro utilissimo sito internet e confido in una risposta certa e chiara che fino ad ora non ho ottenuto dalle associazioni o istituzioni locali, molto vaghe e confuse in materia. Ho 50 anni e sono di Parma. Nel 2008 mi hanno tolto un nodulo al seno, benigno. Nel 2009 ho subito un'isterectomia per un fibroma benigno di 10 cm, che per 5 anni mi ha procuarato emorragie continue. Nel 2011, in dicembre, mi hanno asportato la tiroide per 2 carcinomi papillari maligni e conseguente terapia con iodio radioattivo. Chiedo: posso chiedere l'invalidità civile ? In che percentuale ? Sono 10 anni che lavoro "senza contratto" nonostante le mie competenze, senza trovare niente di meglio e mi chiedevo se con l'invalidità posso rientrare nelle "categorie protette". Grazie per l'attenzione.

    Effettuare un calcolo del grado di invalidità non è possibile senza conoscere effettivamente se le menomazioni sofferte hanno compromesso, ed in quale grado, altri organi o funzioni; tuttavia, se l'obiettivo è quello di rientrare nelle categorie protette, è sufficiente raggiungere un grado di invalidità pari al 46% e pertanto il tentativo di sottoporsi a visita andrebbe fatto.

    Cessazione lavoro di badante per inabilità per metastase fegatto e ossea stadio IV.
    Sono una donna di 53 anni e devo cessare il mio lavoro di badante e non so' se il mio datore di lavoro mi può licenziare, ma così nom può assumere un'altra badante per suo padre non autosufficente che pesa più di 70 kg. Ho versato i contributti per 4 anni in Italia e per 22 anni in Romania. Dopo mastectomia radicale 6 anni fa, mi hanno scoperto la metastasi al fegato e ossea (stadio IV).Il mio redito lordo per il 2011 supera 16000 euro e non voglio essere un peso per mia figlia, con la quale vivo, che ha un mutuo da pagare. Vi prego aiutatemi a sopravivere il poco tempo che mi è rimasto con dignità.

    La sola possibilità di ottenere una pensione italiana in tempi brevi è quella di richiedere il riconoscimento dell'invalidità civile; per richiederla deve rivolgersi al suo medico di base che le preparerà un certificato da presentare ad un patronato; dopo di ciò l'Azienda Sanitaria la chiamerà per una visita(dovrebbe farlo entro 15 giorni, trattandosi di patologia oncologica).

    HO DIRITTO DI INVALIDITA CIVILE?
    HO CALCINOMA IN SITU,CIN3,TUMORE ALLA CERVICE.HO IL CODICE DI ESENZIONE 048.VORREI INFORMARMI PER SAPERE SE HO DIRITTI SECONDO IL CODICE LEGGE 104?HO DIRITTO ALL'INVALIDITA' CIVILE? SONO DISOCCUPATA.

    La possibilità di vedersi riconoscere l'assegno mensile di invalidità civile, che nel 2011 ammontava a 260,27 euro x 13 mensilità, spetta a chi raggiunge almeno il grado del 74% ed è soggetto al limite di reddito, strettamente individuale, di 4470,70 euro annui.

    Sono una ragazza di 39 anni, il 4 maggio mi hanno tolto utero ed ovaie per un tumore all'endometrio livello 1b, un' amica mi ha detto di fare domanda di invalidità'.
    Faccio presente che non ho mai lavorato sono casalinga, ho 2 figlie e un marito che e' un operaio, per cui non abbiamo nemmeno grossi redditi. Vorrei saper se mi aspetta una validità' superiore al 75 % e se mi spetta un piccolo assegno mensile? Ho già' l'esenzione 048.

    L'assegno mensile di invalidità civile, che nel 2011 ammontava a 260,27 euro x 13 mensilità, spetta a chi raggiunge almeno il grado del 74% ed è soggetto al limite di reddito, strettamente individuale, di 4470,70 euro annui.

    Nel 2008 mi hanno tolto un nodulo al seno benigno e l'utero per grosso fibroma, benigno. Il15/12/2011 mi hanno tolto la tiroide per carcinoma papillare maligno e conseguenti terapie di iodio radioattivo. Posso chiedere l'invalidità ?
    Sò di non essere gravissima rispetto ad altre situazioni ben più dolorose, ma dato che da 10 anni sto lavorando senza contratto, nonostante le mie qualifiche, mi chiedevo se avessi diritto ad avere una percentuale di invalidità, rientrando quindi nelle categorie protette.

    La valutazione dell'invalidità civile, nel suo caso, è comunque consigliabile per una serie di motivi: escludendo quasi sicuramente un grado di invalidità che dia diritto a dei benefici economici (74%), è possibile comunque che la valutazione possa raggiungere il 67%, che garantisce l'esonero integrale dal pagamento del ticket (quindi non solo per le patologie da cui è affetta), o il 46%

    La valutazione del diritto ad usufruire dei benefici di cui alla legge 104 non dipende solamente dalla patologia ma dall'insieme delle situazioni di invalidità e di difficoltà sociale.

    Se è stata richiesta una pensione di invalidità civile è possibile che venga concesso un beneficio economico, normalmente un assegno per invalidità tra il 74 ed il 99%, soggetto tuttavia a limiti massimi di reddito personale annuo (circa 4.500 euro). Naturalmente tutto dipende dal grado di invalidità che la commissione riterrà di assegnare.

    per le donne che hanno subito isterectomia in seguito a tumore di II cin al collo dell'utero è prevista invalidità civile (anche provvisoria) con relativo assegno mensile?
    Nel 2008 ho subito un'isterectomia per un tumore al collo dell'utero di II cin. All'epoca non feci domanda per il riconoscimento dell'invalidità civile parziale (che mi pare dia diritto ad un assegno mensile per la durata di un anno. Vorrei sapere se sono ancora in tempo e se ne ho i requisiti. (attualmente ho 50 anni e non lavoro)

    La domanda di riconoscimento dell'invalidità civile può essere presentata in qualunque momento ma i benefici economici eventualmente concessi decorreranno solamente dal mese successivo.

    Sono ecuadoregna, ho 27 anni casalinga, mai lavorato, ho IRC a IV stadio, devo iniziare la dialisi peritoneale notturna, e sarò messa in lista d'attesa per il trapianto di rene.Vorrei sapere se posso fare domanda per la invalità civile?
    Vorrei tanto lavorare anche se dovro fare la dialisi, ho fatto un corso per segretaria studio medico, domando; possono trovarme qualche lavoro in ufficio, studi medici, cosi nn faro lavori pesanti?

    La possibilità di richiedere il riconoscimento dell'invalidità civile è subordinata al possesso di un regolare permesso di soggiorno per un periodo almeno annuale.

    Si puo chiedere l'invalidità?
    Sono un artigiano, cinque anni fa mi è stato diagnosticato un linfoma e dopo la chemio e le cure semprava andare tutto bene,ma da maggio ci e stata una recidiva del linfoma, sto facento di nuovo chemio i medici stanno valutanto di sottopormi a un trapianto di midollo. Volevo chiedere se potrei chiedere linvalidità.

    L'invalidità civile può sempre essere richiesta e garantisce una serie di benefici non sempre di natura strettamente economica. Posto che è difficile prevedere il grado di invalidità che potrebbero attribuirle (normalmente una patologia oncologica raggiunge l'80% ma potrebbe, nei casi di pesanti effetti della chiemioterapia, portare al riconoscimento dell'indennità d'accompagnamento) i benefici principali sono i seguenti:

    I benefici derivanti dall'invalidità civile sono strettamente personali e quindi assegnabili solo a sua moglie. La possibilità di ottenere l'indennità d'accompagnamento non è collegata al tipo di patologia ma al grado di autonomia dell'invalido nel deambulare o nel compiere gli atti basilari della vita (vestirsi, lavarsi, nutrirsi, etc.).

    I tempi di liquidazione della pensione non dovrebbero superare i 2 mesi dal momento in cui si presenta al patronato, oppure direttamente on line, la documentazione necessaria (redditi, elenco ricoveri, coordinate bancarie); tuttavia questa operazione è possibile solamente dopo aver ricevuto copia del verb

    Il codice 5 da lei citato può significare varie cose a seconda del tipo di verbale; più che al codice bisogna far riferimento al giudizio ad esso collegato.

    buonasera, sono una ragazza di 39 anni il 4 maggio mi hanno tolto utero ed ovaie per un tumore all'endometrio livello 1b, un'amica mi ha detto di fare domanda di invalidità'.
    buonasera, sono una ragazza di 39 anni il 4 maggio mi hanno tolto utero ed ovaie per un tumore all'endometrio livello 1b. Un'amica mi ha detto di fare domanda di invalidità'. Faccio presente che non ho mai lavorato e sono casalinga. Ho 2 figlie e un marito che e' un operaio e non abbiamo nemmeno un grosso reddito. Vorrei saper mi aspetta una validità' superiore al 75 %e se mi spetta un piccolo assegno mensile?? ho già' l'esenzione 048.

    Le patologie neoplastiche con prognosi favorevole, pur in presenza di compromissione funzionale anche grave, difficilmente superano il 70% di invalidità e quindi è obiettivamente difficile raggiungere la soglia del 74% necessaria per la concessione dell'assegno di invalidità (€ 260,27 al mese).

    Se la sua domanda si riferisce alla corresponsione della 13° mensilità dell’indennità di accompagnamento dovuta all’ invalido civile al 100% in situazione di gravità la risposta è: NO in quanto la 13° è una gratifica mentre l’indennità di accompagnamento viene concessa per contribuire alle spese di assistenza cui deve far front

    Abbiamo fatto richiesta per invalidità civile con accompagnamento.
    Non so se la vostra assistenza arriva anche qui in Sicilia ma vorrei avere delle infomazioni. Il papà del mio ragazzo ha un brutto tumore al pancreas, le sue condizioni peggiorano di giorno in giorno. Le loro condizioni economiche non sono delle migliore. Abbiamo fatto richiesta per invalidità civile con accompagnamento. I diritti dell'ammalato di tumore dicono che entro i 15 giorni successivi all'invio della domanda l'asl dovrebbe visitare il paziente per accertare il tutto. E' passato piu di un mese e non succede ancora niente. Il patronato ci dice che l'inps ha un problema tacnico al prog. Ma nel frattempo queste persone che fanno? A parte l'amore che gli danno, non dovrebbero essere messi nella condizione di sopravvivere ed aiutare il loro papà? Nessuno può aiutarli? Abbiamo chiesto anche all'amministrazione comunale ma non hanno fondi a disposizione Dateci un Vostro consiglio Cordialmente Rosamaria

    Il mancato rispetto del termine di 15 giorni per l’effettuazione della visita medica non è direttamente sanzionato ma costituisce sicuramente un illecito configurabile come omissione o ritardo di atti d’ufficio.

    Mia madre ha un tumore al collo dell'utero. Cosa devo fare? Le spetta qualche pensione?
    Mia madre ha un tumore al collo dell'utero. Cosa devo fare? Le spetta qualche pensione?

    Qualsiasi patologia che produca effetti invalidanti permanenti, o per lo meno duraturi, può condurre al riconoscimento dello stato di invalido civile. L’effettiva corresponsione di un beneficio economico dipende però dal grado di invalidità assegnato (almeno il 74%) e dai redditi propri dell’invalido. La pensione o assegno competono comunque solo a chi non abbia ancora raggiunto, al momento della domanda, i 65 anni. Altri benefici possono essere assegnati con gradi inferiori di invalidità, ad esempio l’esonero integrale dal ticket (67%).

    Sono un lavoratore malato di tumore. Quali sono i miei diritti e quelli dei miei familiari? (34)

    Nel suo caso è possibile il riconoscimento di uno stato di invalidità tra il 71 ed il 90%; raggiungendo il 74% è possibile ottenere l'assegno di invalidità (275,87 euro mensili)

    La certificazione di grave patologia viene rilasciata dai medici competenti e non sta alla scuola decidere se riconoscerla o meno.


    avv. Gianluigi Moise

    QUANTI MESI SPETTANO PAGATI PER INTERO AD UN MALATO ONCOLOGICO?
    QUANTI MESI DI MALATTIA SPETTA AD UN MALATO ONCOLOGICO(MIO MARITO) IN CHEMIOTERAPIA HA GIA' FATTO QUATTRO CICLI E ANCORA NE DEVE FARE ALMENO UNO O DUE PER POTER OPTARE ALL'OPERAZIONE CHIRURGICA, E' IN MATALLIA DAL 3/5/2012 TRA VARI RICOVERI, NON RIESCE AD ANDARE A LAVORARE,COSA DEVE FARE? IL SETTORE IN CUI E' ASSUNTO è COMMERCIO E TERZIARIO, MI HANNO DETTO CHE FINO A 9 MESI GLI SPETTA L'INTERA RETRIBUZIONE E' VERO?

    Mi risulta che il contratto del settore commercio, salvo diverse norme locali, preveda un periodo massimo retribuito di sei mesi ed un ulteriore periodo di quattro mesi in aspettativa non retribuita, da giustificarsi con consegnando adeguata certificazione sanitaria.


    avv. Gianluigi Moise

    Terminato il periodo di comparto, che varia a seconda dell'anzianità di servizio, le terapie salvavita permettono di accedere ad un periodo di aspettativa non retribuita di sei mesi frazionabili. 


    avv. Gianluigi Moise

    Invalidita 100%
    Salve sono un ragazzo di 34 anni a maggio sono stato operato per un tumore ad un testicolo, ed ho effettuato la chemioterapia terminata a fine agosto. Mi hanno riconosciuto un invalidità con totale e permanente inabilita' lavorativa 100% art 2 e 12 L. 118/71, e mi hanno riconosciuto la legge 104 come portatore di handicap in situazione di gravità comma 3 art. 3. Io sono un operaio nel settore dell'artigiano. Vorrei sapere se sono obbligato a rispettare gli orari delle visite fiscali dell' inps oppure avendo un invalidità totale non sono soggetto a rispettare gli orari dalle 10-12 e dalle 17-19 Grazie

    Nel settore privato l'INPS non deroga all'obbligo di presenza a domicilio; ciò è sicuramente ammissibile se la malattia non dipende dallo stato di invalidità, mentre potrebbe essere contestato se è dipendente dalla patologia invalidante.

    contratto determinato in scadenza ,ma mi hanno dignosticato un tumore
    ho un contratto determinato in scadenza ,ma ora mi hanno trovato un tumore al colon retto quale sono le mie aspettative per il futuro di ammalato devo fare delle radio terapie chi mi assiste economicamente ho 65 anni e dal prossimo anno 2013 sono in pensione.

    La possibilità di ottenere un riconoscimento dell'invalidità civile c'é ma l'importo della pensione è di soli 267,57 euro, per di più soggetti ad un limite di reddito (4.596,02 annui per invalidi al 74-99% e 15.627,22 per invalidi al 100%). Potrebbe essere concesso per il periodo di chemioterapia, se particolarmente debilitante, un'indennità di ulteriori 492,97 euro. Il tutto viene corrisposto dal mese successivo alla domanda.

     Il riconoscimento della necessità di assistenza continua non significa di per sè inidoneità al lavoro; è un classico caso di scuola quello di chi è impossibilitato a deambulare ma svolge attività informatiche. La sola conseguenza potrebbe essere la rivalutazione da parte del "medico competente", nominato dall'azienda, del "piano di lavoro". In pratica potrebbero esserci delle prescrizioni sui tempi stazionamento in certe posizioni, etc.

    Il codice 048 le garantisce l'esenzione dal ticket per tutti gli accertamenti e visite connesse con la patologia oncologica.

    Come malata oncologica ho qualche diritto per non essere licenziata?
    Salve, sono una donna di 44 operata nel 2009 per carcinoma al seno. Sono a t.indet. in una ind. famac. Nel 2010 siamo stati acquistati da un'altra soc. che in 2 anni ha attivato la proced. di mobilità e cassa integraz.Da sett. dovranno fare altri tagli di personale, essendo la mia posizione in esubero, come malata oncologica dove mi posizioneranno nella "griglia" dei tagli? ho qualche diritto in più?

    Il posizionamento nelle graduatorie dei tagli dipende dalla contrattazione collettiva, compresa quella decentrata locale e quella aziendale. E' quindi necessario consultare i contratti in vigore nella sua azienda.

    Domanda ammissione al rapporto di lavoro a tempo parziale.
    Dipendente pubblica ( azienda sanitaria) recentemente sottoposta a chirurgia conservativa della mammella e biopsia del linfonodo sentinella .Ho completato la radioterapia ed attualmente in corso ormonoterapia con LH-RH e tamoxifene . Riconosciuta ridotta capacità lavorativa al 50%. Dovendo fare domanda per ammissione a rapporto di lavoro a tempo parziale chiedo se la mia situazione può ricadere tra le patologie che richiedono terapia salvavita ( punti 150). In attesa di una Vs. gradita risposta invio distinti saluti.

    Il diritto al passaggio ad un contratto a tempo parziale esiste sicuramente nel suo caso, anche se dipendente da un accertamento dello stato di invalidità che, mi pare d'aver capito, c'è già stato. 

    I certificati sono di competenza del medico che ha in carico il paziente e, nel caso degli ospedali, l'uso del certificato telematico risulta quasi nullo. Il certificato cartaceo è comunque valido.


    avv. Gianluigi Moise


     


    avv. Gianluigi Moise



    Purtroppo nel suo contratto non vi è un diritto all'aspettativa, che rimane una facoltà del datore di lavoro. 

    Mia madre (67 anni) si è operata due anni fa per una grave forma di carcinoma alla mammella, ora la terapia ormonale obbligatoria le dà gravi effetti collaterali. Potrei ottenere la 104 per poterla assistere?
    Le cure hanno fortunatamente dato esito positivo, ma hanno parzialmente compromesso la funzionalità del braccio destro (9asportazione totale anche dei linfonodi). La terapia preventiva che dovrà fare per 5 anni le causa forti dolori articolari, tendinite a scatto,oltre ad averle aggravato una osteoporosi già abbastanza seria. Non ha parenti che abitino nelle vicinanze o che possano assisterla a parte me e mio padre, che lavora ancora. Come dovrei muovermi per chiedere la 104? Grazie

    La possibilità di ottenere i benefici della legge 104 (c.d. handicap in stato di gravità) dipende non solamente dallo stato di invalidità ma anche dalla situazione sociale (mancanza di una adeguata rete familiare, abitazione in zona disagiata o priva di ascensore, distanza da negozi di generi di prima necessità, etc.).

    cassa malattia
    lavoro con una piccola ditta di manutenzione murarie e vari il mio datore di lavoro,mi assume per tre mesi e cosi via di volta in volta, non versa cassa edile, non vuol sentire parlare di pagare malattia tutti i lavoratori devono sottostare a un regime del terzo mondo. ho avuto un infarto sono sotto osservazione cosa devo fare?

    Di fronte a soprusi nel mondo del lavoro, senza avere almeno la garanzia di un contratto a tempo indeterminato, le difese personali (avvocato, sindacato) non garantiscono da successive ritorsioni.

    Non può non essere concesso un periodo di malattia che, però, normalmente non può superare i sei mesi, anche frazionati, nell'arco di un anno.


     

    A mio padre è stato diagnosticato un tumore "incurabile".
    A mio padre è stato diagnosticato un tumore "incurabile", ora sta ancora abbastanza bene, ma ovviamente la situazione è destinata a degenerare, ho diritto a richiedere i permessi L.104 anche se mia madre è in pensione, autosufficiente e automunita

    Attualmente, se il grado di parentela dell'assistito non supera il secondo grado, è possibile ottenere comunque i permessi.


     

    Non è certamente legale l'invito a licenziarsi ed ella ha comunque diritto al mantenimento del posto di lavoro fino all'esaurimento del periodo di comporto per le assenze da malattia. A secondo del contratto che le viene applicato il periodo di comporto, mai inferiore ai 6 mesi, può essere più o meno lungo; parimenti, a seconda del contratto, vengono riconosciuti maggiori diritti nel caso di gravi patologie.

    Ho 40 anni e nel 2006 ho subito una quadrantecnomia per tumore al seno.
    Ho 40 anni e nel 2006 ho subito una quadrantecnomia per tumore al seno, ho percepito un indennità al 75% fino a gennaio 2011 dopodichè a novembre son stata chiamata a visita di revisione; vorrei sapere se ho ancora diritto a tale indennità visto che sono ancora in terapia farmacologica con controlli semestrali.

    La sola presenza di una terapia in corso può non incidere sul giudizio della commissione. Comunque a breve dovrebbe ricevere il verbale definitivo della commissione medica.

    avv. Gianluigi Moise

    Come mai l'INPS non paga tutti i giorni di malattia se si tratta di terapia salvavita. Il datore di lavoro deve farsi carico dei primi tre giorni di malattia anche in questo caso, tra un ciclo e l'altro io continuo a lavorare (12 cicli)?
    Mi chiedo come mai è preferibile mettersi in malattia dal primo giorno di chemio anche se lavorare è terapeutico se si svolgono mansioni leggere come nel mio caso, sono impiegata. Rientrando a lavorare ogni volta ripartono i tre giorni per il datore di lavoro che preferirebbe stessi a casa lasciando all'INPS i costi della malattia per terapia salvavita. Che soluzione mi suggerite? devo mettermi in malattia dal primo giorno e sentirmi reclusa dovendo sottostare agli orari per i controlli(parliamo di altri sei mesi o più di chemio che sto già affrontando) o che altro?

    La previsione di una terapia salvavita riguarda solamente il conteggio delle assenze per il periodo di comporto, ove il contratto lo preveda, ma non incide sulla copertura dell'indennità di malattia da parte dell'INPS; quindi i primi tre giorni a carico del datore rimangono ed è quest'ultimo che potrebbe avere interesse alla scelta di un periodo di ma

    E' possibile continuare a percepire lo stipendio anche dopo un periodo di malattia superiore a 180 gg?
    Mi chiamo Federica ed ho 31 anni. Ho scoperto da circa 2 mesi di avere un Linfoma di Hodgkin localizzato al collo e al torace. Ho iniziato la chiemioterapia il 19 dicembre 2011. Parlando con una mia collega che, come me è stata affetta da Linfoma, mi ha riferito che ci sarebbe la possibilità di percepire lo stipendio per intero, anche superati i 180 gg di malattia, come previsto dall'INPS. Mi ha detto che bisognerebbe fare richiesta specifica indicando che si tratta di grave patologia e poi bisognerebbe passare una visita presso l'ufficio igiene. Mi sapreste dare delle informazioni più dettagliate in merito?

    La valutazione della grave patologia va effettuata da un medico di una struttura pubblica, abitualmente un medico legale, ma il suo effettivo riconoscimento a fini lavorativi dipende dalla tipologia di contratto appliccato.

    Il congedo per malattia ha una durata massima di almeno sei mesi; il periodo può raggiungere anche i 18 mesi ma ciò dipende dal tipo di contratto di lavoro, pubblico o privato, e dal comparto di appartenenza.

    il mio datore di lavoro mi può licenziare dopo i 6 mesi di malattia?
    il mese prossimo mi scadono i 6 mesi di malattia. Sono malata di tumore alle vie biliari. stò facendo la chemioterapia. Lavoro nel tessile. ho il drenaggio, senza la bile si sparge per il corpo e divento gialla. Lavoro da 16 anni su una macchina dove mi appoggio per lavorare. non c'è possibilita di spostarmi in un altro reparto. Mi può licenziare ?

    Il contratto dei tessili garantisce solamente il diritto di porsi in aspettativa non retribuita per un ulteriore periodo di 120 giorni allegando certificazioni mediche a sostegno della domanda, che dovrà essere presentata prima della scadenza dei sei mesi.

    E' previsto che chi abbia versato almeno 5 anni di contributi, di cui 3 negli ultimi 5, possa richiedere, tramite patronato il riconoscimento dell'assegno di invalidità o della pensione di inabilità.

    Il periodo massimo di malattia e la possibilità di ottenere ulteriori periodi a retribuzione ridotta o in aspettativa non retribuita dipende da vari fattori: contratto di lavoro, anzianità di servizio, presenza di una grave patologia che richieda terapie salvavita. Normalmente la presenza di una patologia grave garantisce almeno un periodo di conservazione del posto di lavoro pari a 18 mesi.

    Il periodo massimo di malattia e la possibilità di ottenere ulteriori periodi a retribuzione ridotta o in aspettativa non retribuita dipende da vari fattori: contratto di lavoro, anzianità di servizio, presenza di una grave patologia che richieda terapie salvavita. Normalmente la presenza di una patologia grave garantisce almeno un periodo di conservazione del posto di lavoro pari a 18 mesi.

    Normalmente l'indennità di malattia è a carico totale del datore di lavoro per i primi 3 giorni e, successivamente, a carico parziale dell'INPS, mentre al datore di lavoro spetta la rimanente quota fino a a copertura dello stipendio base.

    Sono stata operata 2 volte per neoplasia al seno (maggio ed ottobre), sono in trattamento terapeutico ed ad aprile dovro effettuare la ricostruzione bilaterale del seno.
    Mi sono sottoposta a visita INPS recentemente riconosciuta invalida al 100% con TOTALE E PERMANENTE INABILITA' LAVORATIVA (art 2 e 12 della L 118/71), tutto questo per 24 MESI QUINDI SOGGETTA A REVISIONE; (ho fatto anche richiesta di visita per la 104/92 ma non ho ancora ricevuto l'invito) lavoro al videoterminale tutte le 40 ore settimanali, adesso come debbo comportarmi? c'è scritto che debbo andare all'inps per la registrazione, volevo sapere se mi debbo obbligatoriamente licenziare oppure posso continuare a lavorare? sono obbligata a mettere al corrente il datore di lavoro? purtroppo in azienda vi sono delle colleghe e colleghi che sono temporaneamente in cassa integrazione, se facessi valere questa inabilita' verrei licenziata oppure posta nelle categorie protette? e se non lo dichiaro alla ditta a cosa vado incontro?

    Egregia signora,

    Riabilitazione oncologica e "terapie salvavita"
    Gent.mi , Mi permetto di scrivervi scusandomi per “l’intrusione” e sperando che qualche medico competente possa darmi una cordiale, quanto esaustiva risposta ad un problema (serio), molto personale. In data 04/10/07 ho subito un intervento chirurgico per asportazione di neoformazione parzialmente esofitica in corrispondenza della regione inguinale di sinistra. Dall'esame istologico risultò la diagnosi di Dermatofibrosarcoma protuberans. In data 27/10/07 sono stato sottoposto in anestesia generale ad un nuovo intervento chirurgico di ampia radicalizzazione, con escissione in blocco, oltre 2 cm dalla precedente cicatrice di tutto il tessuto fino alla fascia del muscolo obliquo esterno e lungo il funicolo spermatico. Per la presenza di numerosi noduli satelliti, la dissezione fu estesa fino alla vena femorale oltre la radice della coscia. Valutato in seguito dall'Unità di Chirurgia dei Sarcomi e Melanomi dell'Istituto Nazionale Tumori di Milano dove mi è stato prescritto un follow-up oncologico fino al decimo anno. Allo stato attuale presento cicatrice retraente in corrispondenza della regione inguinale di sinistra, con limitazione funzionale dell'articolazione dell'anca, disestesie urenti della regione del triangolo di Scarpa e segni clinici di stasi linfatica. Ed ecco il problema; dall’ottobre 2007 ad oggi tra degenze post- operatorie, visite varie legate all’intervento, cicli di Linfodrenaggio manuale con elastocompressione etc. etc. , ho superato i 9 mesi di malattia in 3 anni pagabile al 100%, c.d. (comporto). Ora, chiedo a voi da esperti in materia quali siete , alla luce di quanto evidenziato, da malato quale sono,"col rischio di rimanere senza stipendo"; possono i cicli per le terapie di linfodrenaggio e quant'altro, "per me malato oncologico", rientrare tra le terapie se non salvavita, quantomeno “assimilabili alla salvavita” ? Così prevede l’art. 21 C.C.N.L. 94/97 , modificato dall’integrativo C.C.N.L. 1998/2001 , comma 7 bis. comparto ministeri. Grazie ancora, e cordiali saluti

    Non ancora risposta...

    Cosa fare se il datore non paga la malattia ? C'è qualche legge che tutela i malati oncologici dal licenziamento?
    Salve! Scrivo a Voi come associazione perchè non so cosa fare e a chi rivolgermi. Purtroppo circa due anni e mezzo fa a mia madre è stata diagnosticata una neoplasia polmonare (carcinoma polmonare non a piccole cellule) con varie metastasi in sede polmonare e in sede encefalica. Abbiamo da subito iniziato dei cicli di chemioterapia che hanno dato dei risultati più che soddisfacenti vista la gravità della malattia (nel caso di mia madre i medici ci hanno detto da subito che lo scopo delle cure non era la guarigione bensì, purtroppo, impedire alla malattia di avanzare il meno velocemente possibile). Attulamente sta eseguendo anche delle sedute di radioterapia per un ingrossamento della parotide (si pensa derivante dalla neoplasia polmonare). In tutto questo periodo il fisico di mia madre ha retto, oserei dire in maniera miracolosa, alla malattia e alle pesanti cure, tanto da continuare a lavorare e a mantenere lo stile di vita di sempre. Ed è proprio alla questione lavoro che voglio arrivare. Mia madre (che ha 61 anni e a cui è stata riconoscita dall'INPS un'invalidità civile del 100%) è operaia generica nel settore alimentare con un contratto a tempo indeterminato. I giorni di malattia, regolarmente documentati, dovrebbero essere pagati una parte dall'INPS, il resto dal datore di lavoro. Purtroppo il datore di lavoro si rifiuta di pagare la sua quota e così a mia madre va solo la quota dell'INPS. Ad esempio, nel mese di agosto mia madre, per i giorni di malattia fatti, doveva ricevere 635 euro dall'INPS e 420 euro dal datore di lavoro: ed invece ha ricevuto solo la parte di competenza dell' INPS. Io non so che fare: per me questa, oltre ad essere una scandalosa ingiustizia, rappresenta un reato! Vorrei denunciare la ditta ma mia mardre ha paura di perdere il lavoro (che rappresenta il nostro unico reddito): purtroppo viviamo in una realtà omertosa in cui non c'è lavoro e così gli imprenditori si comportano come vogliono. Nella ditta in cui mia madre è assunta il datore di lavoro non ha mai pagato la malattia e mai nessuno, per paura di ritorsioni, ha osato denunciarlo. A questo punto quello che mi chiedo è: nelle sue condizioni (contratto a tempo indeterminato e invalidità civile del 100%), il datore di lavoro la può licenziare ? O c'è qualche legge che può tutelarla? Mia madre ci tiene a mantenere buoni rapporti ma io non sopporto questa situazione: devo elemosinare ciò che mi spetterebbe di diritto!Ho solo tanta rabbia perchè oltre al dolore immenso per quasta malattia terribile che ha colpito mia madre, devo avere a che fare con individui insensibili a tutto ciò oltre che disonesti!

    Il datore di lavoro è tenuto a corrispondere l’integrazione dell’indennità di malattia e pertanto compie un illecito se non adempie a questo obbligo;  voglio solo ricordare che tali inadempienze, per essere perseguite, devono essere portate a conoscenza degli ispettori dell’INPS e devono risultare da documenti o testimonianze.

    Sono malata di tumore da 6 anni lavoro nella sanità pubblica e non ho l'invalidità, ho diritto a qualche agevolazione sul lavoro
    A causa del mio problema mi sento sempre molto stanca quindi avrei bisogno di orari diversi e anche di un tipo di lavoro più leggero. Attendo una vostra gentile risposta

    La possibilità di ottenere una riduzione di orario, pari a 2 ore giornaliere, viene concessa solamente con il riconoscimento dello stato di handicap grave ai sensi dell’ art.3, comma 3, della legge 104/1992.

    Se c’è uno stato di malattia acuta ed effettivamente la chemioterapia viene fatta in stato di acuzie il lavoratore può farsi rilasciare un certificato di malattia che copra i giorni della chemioterapia ed i giorni necessari per il ripristino delle cosiddette “energie lavorative”.

    Chemioterapia e lavoro
    Devo sottopormi a un ciclo di chemioterapia prima di affrontare l'intervento chirurgico. I medici mi hanno spiegato che sono cure che si protraggono nel tempo. Riuscirò a conservare il mio posto di lavoro?

    La legge 104/1992 tutela i diritti dei lavoratori malati che devono affrontare terapie salvavita. ..Le assenze per effettuare le cure o da ricoverati o in regime di day hospital sono escluse dal computo dei giorni di assenza per malattia normalmente previsti e sono retribuiti interamente.

    Invalidità e indennità di accompagnamento
    A mio marito, ammalato oncologico da tempo, è stata riconosciuta l'invalidità del 100% e anche l'indennità di accompagnamento in quanto la malattia lo ha reso non autosufficiente. Non è più in grado di lavorare ma non ha raggiunto l'anzianità contributiva per avere diritto alla pensione Io sono casalinga e sono preoccupata per la precarietà della nostra situazione.

    Oltre  al riconoscimento dell'invalidità civile (L. 118/1971), Suo marito può usufruire anche dei benefici previsti dalla legge sull'handicap (L. 104/1992), che devono essere richiesti alla ASL di competenza.
    Il lavoratore dipendente, autonomo o parasubordinato ha diritto alla pensione di inabilità (L. 222/1984), purché sia in possesso dei seguenti requisiti

    Gestire una persona non più autosufficiente
    Mio padre è un ammalato oncologico in fase avanzata. A breve sarà dimesso dall'ospedale e dovremo riportarlo a casa,ma ci troviamo decisamente impreparati a gestire una persona non più autosufficiente. Vorrei inoltre sapere come chiedere al mio datore di lavoro di assentarmi per aiutare mia madre ad assisterlo.

    Prima delle dimissioni Le consigliamo di chiedere al vostro medico di base l'attivazione dell'ADI (assistenza domiciliare integrata).
    In questo caso il servizio di assistenza medica è coordinato con quello socio-assistenziale trattandosi di una situazione complessa.
    La legge 104/1992 inoltre stabilisce che, ottenuto il riconoscimento dello stato di "handicap in situazione di gravità" Lei possa usufruire di permessi lavorativi per assistere il suo papà.

    Come dire in famiglia ho un tumore (2)
    Ho un tumore, dire o non dire la verità in famiglia?
    Ho un tumore, dire o non dire la verità in famiglia?

    “L’ansia di non conoscere la diagnosi è maggiore di quella di apprendere la peggiore verità." Questo concetto valido per il malato, lo è valido, allo stesso modo, per il familiare, la cui esistenza è affettivamente legata a quella del malato.

    Chi mi può sostenere nella lotta al tumore?
    Chi mi può sostenere nella lotta al tumore?

    La famiglia può essere considerata come quel luogo supportivo emozionale  ideale, all’interno del quale, il malato può “depositare/proiettare e trovare contenimento” per le sue ansie, paure, angosce,  e preoccupazioni legate alla malattia tumorale.

    Come reagire alla diagnosi di tumore (3)

    E' possibile che la persona a cui è stata data dai medici una comunicazione di una diagnosi di tumore voglia almeno in un primo momento condividerla "solo con se stesso" proprio per cercare di comprendere quanto sta succedendo. Il fatto che il suo amico si sia aperto con Lei comunicandoLe quanto sta vivendo è un segnale di una volontà a condividere questo momento della sua esistenza con una persona reputata di grande fiducia.

    come posso supportare fisicamente la mia ragazza malata di cancro con frequenti svenimenti
    Salve sono vincenzo vivo questo problema indirettamente ,la malattia del cancro se impadronita del corpo della mia ragazza momentaneamente sottoposta a radioterapia,lei oggi non sta bene a febbre non riesco a capire se dipende da una semplice influenza o se e una reazione causata dalla stessa ma credo la seconda .puo essere ?,la mia domanda e come posso supportarla fisicamente sul momento quando succede che sviene e come possoi evitare questi svenimenti ,ce un modo per prevenirli?,risposte frequenti sul web mi insegnano che per supportare moralmente il malato di cancro e necessario che lo stesso riceva belle parole come ti amo e ti voglio bene ma questo lo facio di mio a prescindere dalla malattia,vorrei avere informazioni piu efficaci anche alivello fisico su come interagire col pasiente,certo io non sono un dottore ma credo che si possa essere di aiuto agli stessi dottori e alle stesse cure contro il cancro ma come ??faccio appello a chi prima di me se posto le stesse domande grazie ancora delle vostre future risposte

    Caro Vincenzo, siamo d'accordo con lei sull'importanza che le informazioni possono avere nella cure antitumorali. Le sue parole denotano intelligenza e sensibilità e il fatto stesso che Lei non faccia mancare amore e vicinanza alla sua ragazza è importantissimo perchè aiuta a guarire prima.

    Come è meglio affrontare una diagnosi di tumore?
    Come è meglio affrontare una diagnosi di tumore?

    Secondo diversi autori “le modalità di adattamento alla condizione di malattia tumorale, considerate più efficaci, sarebbero quelle che riflettono una aperta accettazione della malattia; come, esprimere e condividere con altri la propria esperienza  e le proprie preoccupazioni, affidarsi alle indicazioni di persone fidate, poter cogliere gli aspetti positivi dell’esperienza della malattia, considerare le possibili alternative”.

    Essere liberi dal dolore cronico - La terapia del dolore (3)
    80enne ha cabiato tanti tipi oppiaicei x dolore cronico schiena e neuropatia diabetica: ha allucinazioni. Meglio mettere pompa?
    Mio padre 80enne ha cabiato tanti tipi oppiaicei x dolore cronico schiena e neuropatia diabetica. Dopo più o meno tempo gli hanno dato sempre allucinazioni, oltre a prurito, stipsi, gambe gonfie. Ora il medico gli ha proposto di mettere una pompa. Migliorerebbe?

    In presenza di effetti collaterali legati alla terapia con oppiacei quali allucinazioni, prurito e stipsi è indicato il cambiamento o del farmaco in atto e/o della via di somministrazione dell’oppiaceo (ad esempio dalla via orale a quella parenterale) .

    Chemioterapia e dolori
    Ho un tumore e sto curandomi con la chemioterapia. Soffro di dolori alle articolazioni che mi rendono difficile muovermi. Sono convinto che senza i dolori riuscirei a sopportare la chemio e a fare una vita quasi normale.

    Il dolore non va mai sottovalutato e di questo sintomo molto spesso invalidante va sempre informato il medico di famiglia e l’oncologo di riferimento. Il dolore è presente nel 30% delle persone alle quali all’inizio viene diagnosticato un tumore per salire nell’oltre 80% delle persone in fase avanzata di malattia. Il dolore è spesso legato alla presenza del tumore ma talvolta è conseguenza delle terapie anticancro e residua dopo un intervento chirurgico e dopo una chemioterapia o una radioterapia.

    Mi stanno curando con la morfina per i dolori alla schiena. Ho paura di diventare un drogato…
    Mi stanno curando con la morfina per i dolori alla schiena. Ho paura di diventare un drogato…

    La terapia del dolore a base di farmaci oppiacei è lo standard nel trattamento del dolore cronico di elevata intensità, come dettato dalle linee guida europee ed internazionali. L’organismo della persona che assume morfina per combattere il dolore si abitua nel giro di qualche settimana agli effetti collaterali, a tutti fuorché alla stitichezza che permane fintanto che dura il trattamento. Se usata all’interno delle giuste indicazioni non induce assolutamente dipendenza psicologica.