Skip to main content
Domande frequenti - generale
Otto anni fa ho subito una tiroidectomia totale, devo avere una patente speciale?
al rinnovo della patente ho dichiarato di non avere la tiroide e mi hanno detto che devo rinnovarlo presso una commissione speciale e che dovrò rinnovarla ogni due anni.E' possibile?

Non ritengo che debba richiedersi una patente speciale in quanto non vi sono problemi fisici a guidare un veicolo. La sorveglianza sanitaria e quindi la visita medica in commissione riguardano invece la capacità soggettiva a guidare pur facendo uso di farmaci ed avendo saltuari deficit di attenzione conseguenti alla sua patologia.


avv. Gianluigi Moise

Senza ulteriori informazioni posso solo ritenere che il periodo di malattia ricada totalmente sull'azienda; questa deve quindi pagare lo stipendio dovuto senza rimborsi da parte dell'INPS.


avv. Gianluigi Moise

L'indennità dipende non tanto dalla patologia quanto dal suo stato di impossibilità a deambulare o a compiere gli atti quotidiani della vita (lavarsi, mangiare, etc.). Se vi è autonomia non può essere concessa l'indennità.


avv. Gianluigi Moise

I miei diritti quali sono?
Sono una ragazza madre 31enne disoccupata. da poco ho scoperto di avere un gozzo tiroideo nonchè una mastopatia fibrocistica. pago visite e medicinali. non voglio pensioni ma almeno un diritti all'impiego! ho quanto meno ho qualche diritto?

Con le sue patologie non si riesce ad ottenere un punteggio sufficiente per dichiarare lo stato di invalidità e nemmeno per ottenere esenzioni ticket. Le rimane la dichiarazione di disoccupazione per l'esonero temporaneo dal ticket.


avv. Gianluigi Moise

E' necessario richiedere per sua madre una valutazione ai sensi della legge 104, presentando domanda all'INPS via web o tramite un patronato, dopo aver ottenuto un certificato del medico curante.


avv. Gianluigi Moise

La certificazione va fatta dal medico della struttura Pubblica o convenzionata ed eventualmente validata da un medico del Distretto sanitario; successivamente si avrà la registrazione nell'anagrafe sanitaria.


avv. Gianluigi Moise

Si può togliere l'inabilità ad un cardio trapiantato?
mi hanno riconosciuto l'inabilità lavorativa a causa di una cardiopatia dilatativa, da due anni sono trapiantato,sono stato richiamato a visita per accertamenti sanitari,possono togliemi la pensione che percepisco e quindi l'inabilità?

Le nuove tabelle prevedono per un trapianto cardiaco in assenza di complicanze il solo 60%, senza diritto al beneficio economico. Se vi sono complicanze la percentuale può raggiungere il 100%. L'assegno è concedibile dal 74% in su.


avv. Gianluigi Moise

si può togliere l'inabilità ad un cardio trapiantato?
Ho quarantunanni tre anni fà, mi è stata riconosciuta l'inabilità lavorativa a causa di una cardio miopatia ora che sono trapiantato mi può essere tolta?

In effetti le nuove tabelle prevedono per un trapianto cardiaco in assenza di complicanze il solo 60%.


avv. Gianluigi Moise

Il grado di invalidità dipende dalla gravità della malattia; per un beneficio economico si richiede una difficoltà respiratoria "grave" o "severa". 


avv. Gianluigi Moise

sono stata operata alla tiroide nel 2007 dopo l'esame istologico mi ha trovato un carcinoma papillare follicolare nel 2010 ho fatto tramite patronato la domanda di invalidità dove mi è stato riconosciuto il 70% di invalidità con revisione
tra un anno mi ripresento è mi tolgono tutto il 70% di invalidità ,premetto che sono ancora in cura con la medicina nucleare .....che cosa devo fare per essere riconosciuta del mio handicap visto che non ho più la tiroide.

L'assenza della tiroide di per sè non permette di raggiungere lilvelli elevati di invalidità. Il punteggio infatti varia da 11 a 100% a seconda dello stadio del carcinoma; il 70% è il punteggio massimo raggiungibile con il 3° stadio.


avv. Gianluigi Moise

Per ottenere un'assegno di invalidità è necessario raggiungere un grado del 74%. Il punteggio del 67% è sufficiente solamente per l'inserimento nelle liste speciali di collocamento.


avv. Gianluigi Moise

La mia compagna ha avuto un infarto. il cuore lavorava al 25% adesso con la terapia funziona 35/40%.
premetto che ha 48 anni è fa un lavoro usurante (3 turni a ciclo continuo)si potrebbe ipotizzare malattia professionale? si può inoltrare la domanta all'ente preposto? penso che si debba fare visita cardiologica privatamente e poi aspettare quella dell'inps o inail?adesso in questo momento è ancora ricoverata struttura riabilitativa dal 27 sett.2012 vorrei delucidazioni

E' molto difficile riconoscere all'infarto un nesso causale con l'attività lavorativa e certamente l'INAIL è molto rigido nelle sue valutazioni. Rimane l'invalidità civile, anche se gli effetti sul futuro lavorativo si limitano alla possibilità del riconoscimento di due mensilità annue di contributi figurativi se si supera il 74%.


avv. Gianluigi Moise

Indennità di accompagnamento e invalidità civile
Scuzate il mio italiano, sono canadese. Mio marito (58 anni) è italiano e ha una leucemia. Fra poco dovrà fare una chimiotherapia a l'ospedale senza potere uscire e dopo avra un tranpianto del midollo. Per aviccinarmi dell'ospidale devo affitare un piccolo appartamento (per cicra 2-3 mesi). Vorrei sapere se abbiamo diritto a l'indennità di accompagnamento e per mio mario (chi è pensionnato) a l'invalidità civile.

Se la chemioterapia risulta molto invalidante e suo marito necessiterà di assistenza potrà ottenere, per la durata della cura, l'indennità d'accompagnamento. E' però necessario presentare domanda prima del ricovero (la visita viene eseguita entro 15 giorni) perché l'indennità decorre dal mese successivo. 


avv. Gianluigi Moise

Ho 45 anni e ho subito l'asportazione della tiroide, ho diritto ai pemessi lavorativi legge 104/92 ?
ho subito l'asportazione della tiroide per un gozzo multinodulare, prendo l'eutirox e devo tenere sotto controllo i valori. ho la pressione alta e prendo la compressa ,inoltre ho le difese immunitarie basse che mi hanno causato l'alopecia e mi hanno detto che il tutto dipende dalla tiroide, secondo voi, visto che spesso mi assento da lavoro per controlli e alcune volte per malessere ho diritto ai permessi della legge 104/92?

La valutazione della legge 104 non si basa solo sullo stato di invalidità ma anche sulla situazione di disagio sociale e relazionale e sulla presenza di una rete familiare di assistenza.


avv. Gianluigi Moise

Posso essere risarcito?
tra circa un mese dovro' essere operato in bocca per una malformazione o meglio dire tumore benigno,sono disoccupato e ho gia percepito la disoccupazione x 8 mesi ora non ho piu nessun reddito e in piu ho un problema alla schiena con ernia ,inizio di artrosi che per ora fin che non sarà curata mi impedisce di svolgere un qualsiasi lavoro in quanto ho problemi nel stare in piedi seduto e anche sdraiato..volevo sapere se avendo questi due problemi che non mi permettono di trovarmi un lavoro ho il diritto a percepire un qualcosa dall inps o a chi devo far domanda.ho 38 anni divorziato e devo versare anche il mantenimento alla figlia che come gia scritto non posso piu versare x i motivi elencati

I benefici economici per l'invalidità civile (assegno o pensione di 267,57 euro mensili) vengono concessi a chi raggiunge almeno il 74% di invalidità. L'artrosi viene valutata sulla base della compromissione delle funzioni basilari (muoversi, afferrare, camminare) da un minimo del 5% ad un massimo del 100%. E' necessario rivolgersi al medico di fiducia per il rilascio di un certificato che va poi consegnato ad un patronato.

Ho diritto alla pensione di inabilità lavorativa? ho 22 anni di contributi.
ho 22 anni di contributi e sono permanente inabilità lavorativa 100 per 100 con legge 104, potrei avere l'assegno di inabilità?

La pensione di inabilità (267,57 mensili) per invalidi civili totali è soggetta ad un limite di reddito annuo individuale pari a 15.627,22 euro.


avv. Gianluigi Moise

L'indennita' di accompagnamento e' incompatibile con il lavoro in caso di cardiopatia in 4 classe nyha?
sono un dipendente statale con 12 anni di servizio. Sono affetto da SM e riconosciuto invalido al 100% e usufruisco della 104/92 art 3 commando 3. Adesso mi è' stata riconosciuta una cardiopatia ischemica in 4 classe nyha. Sto facendo richiesta di aggravamento per ottenere l'indennita' di accompagnamento. Il punto e' questo: può' in questo caso il ministero collocarmi a riposo? Io ancora vorrei continuare a lavorare, ma ho paura a presentare domanda di aggravamento proprio perché' non vorrei essere collocato a riposo. L'indennita' di accompagnamento e' incompatibile con l'attività' lavorativa?

No, l'indennità d'accompagnamento non è incompatibile con l'attività lavorativa. 


avv. Gianluigi Moise

Sì, la pensione sociale "assorbe" quella di invalidità, mantenendo di quest'ultima i parametri di reddito più favorevoli.


avv. Gianluigi Moise

L'indennità d'accompagnamento va oltre allo stato di invalidità che, molto probabilmente raggiungerebbe il massimo grado; il qualcosa in più sarebbe l'effettiva necessità di un accompagnatore per la deambulazione oppure per compiere qualcuna delle funzioni primarie della vita (vestirsi, lavarsi, alzarsi e sedersi, nutrirsi); conta anche l'incontinenza continua.

Posso fare domanda per la L 048 con diagnosi istopatologica di K invasivo cervice o devo aspettare i risultati di un secondo intervento?
Salve sono una donna di 34 anni, sono stata sottoposta ad intervento di conizzazione successivamente ad una diagnosi istopatologica di displasia grave(CIN III).Il secondo referto post conizzazione ha evidenziato carcinoma squamoso invasivo in due dei quattro quadranti. Posso chiedere ad oggi con la documentazione in mio possesso l'esenzione Legge 048 o devo aspettare il refeto del prossimo intervento?

L'esenzione ticket con il codice 48 si ottiene anche con referti istopatologici purchè provenienti da strutture pubbliche o convenzionate.


avv. Gianluigi Moise

La sindrome depressiva, a seconda del tipo ma soprattutto a seconda della sua capacità di limitare le attività lavorative, spazia da un 10 ad un 80% di punteggio di invalidità. 


avv. Gianluigi Moise

Volevamo saper se esiste una pensione per chi manca di un organo come l'utero, con ipertensione, osteoporosi e problemi al cuore.
Mia suocera ha 62 anni, all'età di 38 anni le venne asportato l'utero..negli anni è andata incontro a diversi problemi come l'ipertensione e problemi al cuore e di osteoporosi...è vero che non le spetta un minimo di pensione?

Per ottenere il beneficio dell'assegno o della pensione (pari a 267,57 euro/mese) è necessario avere meno di 65 anni ed ottenere un grado di invalidità di almeno il 74%, percentuale che potrebbe anche essere raggiunta calcolando l'impatto complessivo delle patologie elencate. In particolare sarebbe necessario conoscere il livello di gravità della cardiopatia.

Il riconoscimento dello stato di handicap grave, necessario ad ottenere i permessi o la riduzione d'orario, non dipende solamente dal grado di invalidità ma anche da difficoltà nelle relazioni sociali o nella possibilità di raggiungere autonomamente negozi ed altri servizi.


avv. Gianluigi Moise

Il periodo di conservazione del posto di lavoro per i lavoratori "non in prova", secondo il contratto della vigilanza privata, è di 240 giorni in un anno solare o, nel caso di unico episodio morboso "certificato" come tale prima dei 240 giorni, di 300. E' possibile comunque ottenere successivamente, presentando documentazione sanitaria, un periodo di aspettativa non retribuita di sei mesi. (art. 125 CCNL 2004-2008).

Spostamenti malattia per fratture
Buongiorno sono una ragazza in malattia per una frattura del metatarso, volevo sapere se ho diritto a spostare la sede di reperibibilità per non rimanere al casa da sola nei tre giorni in cui il mio fidanzato sarà fuori Italia.

La sede di reperibilità può essere spostata avvisando in tempo utile il datore di lavoro che poi la comunicherà all'INPS.


avv. Gianluigi Moise

Visite mediche
visita medica Sono stata operata per un tumore alla tiroide, sono assente dal lavoro per la convalescenza post- operatoria. Sono una lavoratrice pubblica , sono tenuta ad osservare gli orari di reperibilità per le visite. Grazied

La presenza a domicilio è obbligatoria e se ne è dispensati solamente se l'assenza dipende dall'invalidità già riconosciuta.


avv. Gianluigi Moise

Asportazione della tiroide completa gozzo multinodulare adematoso tipo a,b ho diritto all'invalidita.
nel 2007 sono stata operata di a,b gozzo multinodulare adenomatoso per cui mi e stata asportata completamente la tiroide,prendo eutirox da 100,vorrei sapere se ho diritto all'invalidità.

L'asportazione di tiroide, se ben compensata da una terapia farmacologica, normalmente non comporta una valutazione dello stato di invalidità elevata; non escludo che si possa raggiungere una valutazione del 46% sufficiente per il beneficio minimo dell'iscrizione alle liste speciali di collocamento.


avv. Gianluigi Moise

L'intervento dell'Istituto Previdenziale copre il periodo di malattia (massimo 180 giorni/anno) con una percentuale della retribuzione che varia dal 50 al 66% ma ciò non toglie che il datore di lavoro debba integrare la rimanente differenza.


avv. Gianluigi Moise

epatite cronica attiva e diabete mellito tipo 2
Salve, sono affetta da epatite cronica attiva e da pochi giorni ho iniziato la cura con interferone, inoltre ho diabete mellito e uso insulina 1 volta al giorno + metforal da 850 mg per 2 volte al giorno. Sono terapie salvavita per il lavoro? Posso usufruire delle giornate di malattia in più? Grazie

Non ancora risposta...

indennita' accompagno per leucemia
mio marito da ottobre 2011 è malato di: Sindrome Linfoproliferativa Cronica, tipo Leucemia Linfatica Cronica (LLC)- attualmente si sottopone a chemioterapia, vorrei saper se gli spetta l'indennita' di accompagno - lui attualmente è in mobilita'. grazie

L'indennità di accompagnamento non spetta per il tipo di malattia o menomazione ma per la necessità, anche temporanea, di avere accanto un accompagnatore per deambulare oppure per compiere gli atti della vita quotidiana (mangiare, vestirsi, lavarsi, etc.).

Non conosco le motivazioni del rifiuto che potrebbero anche basarsi sul mancato avviso al datore di lavoro. In ogni caso si può presentare un ricorso all'INPS stesso.


avv. Gianlugi Moise

Il rispetto delle fasce orarie è comunque dovuto. 


avv. Gianluigi Moise

Nel settore del commercio il periodo massimo di malattia pagato è quello di sei mesi; è possibile tuttavia ottenere, con presentazione di documentazione mediche, un periodo di aspettativa non pagata di 120 giorni, salve diverse clausole contrattuali locali.


avv. Gianluigi Moise

Se le patologie sono stabilizzate e non vi gravi compromissioni degli organi sarà difficile raggiungere il 74% necessario per ottenere un beneficio economico. 


avv. Gianluigi Moise

Potrebbe dettagliare la sua domanda, perchè non abbiamo informazioni sufficienti per risponderle.


grazie.

Potrebbe dettagliare la sua domanda, perchè non abbiamo informazioni sufficienti per risponderle.


grazie.

Se non vi sono serie compromissioni della funzionalità degli organi, e ciò lo può decidere solamente la Commissione leggendo tutta la documentazione clinica, difficilmente si supera la soglia del 70%. Per l'assegna bisogna raggiungere il 74%. 


avv. Gianluigi Moise

Licenziamento di un malato oncologico
Sono una donna di 39 anni sono stata operata di tumore al seno ed ho fatto chemioterapia e radioterapia ... mi sono assentata solo per fare le cure tuttavia l'azienda che nel corso di questo periodo ha preso un aiuto mi dice che adesso non a piu' lavoro da darmi,mi possono licenziare? l'azienda ha forse meno di 15 dipendenti

Il licenziamento deve essere motivato ma tale motivo non può consistere solamente nelle assenze per motivi di salute, fatto salvo il superamento del periodo massimo di comporto stabilito dal contratto. 


avv. Gianluigi Moise

L'esonero dall'obbligo di presenza esiste nei soli casi di invalidità civile già dichiarata oppure in caso di assenza per usufruire di terapie salvavita.


avv. Gianluigi Moise

Potete gentilmente darmi dei mominativi di badanti con esperienza di assistenza a malati oncologici e, anche se straniere,che sappiano parlare e capire italiano? grazie
Mio padre ha un tumore ed è seguito dalla bravissima dott.ssa Liguori e dall'equipe di Medicasa. ho una badante ma non mi trovo molto bene, volevo sapere gentilmente dei nominativi di badanti serie e preparate, con esperienza di assistenza a malati oncologici.

La invitiamo a passare dalla nostra sede in via S. Valentino 20 Udine, c/o Distretto Sanitario, 2° piano ala di destra, dove Lei potrà incontrare la Coordinatrice dei volontari della ns. onlus,  Ombretta Reggio nella giornata di venerdì  dalle ore 15.00 in poi. Volendo, già l’ 11 maggio ’12 . La signora Reggio farà insieme a Lei un profilo della badante tipo più adatta alle Sue esigenze.

Rientrano nell'orario di lavoro solamente i trasferimenti dalla sede della ditta al cantiere effettivo.


Avv. Gianluigi Moise


 

Asportazione della cistifellea
Mio padre è stato appena operato le anno asportato la cistifellea, non può lavorare per almeno un anno,esiste un modo per avere un sostegno familiare?

Per poter ottenere un beneficio economico è necessaria che venga dichiarato uno stato di invalidità di grado almeno pari al 74%, raggiungibile, nel caso di suo padre, se vi è una grave compromissione degli organi associata a difficoltà obiettive a svolgere un lavoro.


Avv. Gianluigi Moise


 

Per poter ottenere un beneficio economico è necessaria che venga dichiarato uno stato di invalidità di grado almeno pari al 74%; nel suo caso vanno valutati gli effetti delle neoplasie sugli organi e quindi sulla loro compromissione. Un'insufficienza respiratoria associata a problemi di movimentazione legati ai problemi alla colonna vertebrale potrebbe condurre alla soglia del 74%.

Sono un uomo di 42 anni e ho contratto l'epatite cronica e non posso lavorare, esiste una pensione per queste patologie?
Esiste la pensione per chi ha l'epatite cronica e il fegato non funzionante,sono malato da anni e non sò come si fa x percepire una pensione,ho degli amici che con i miei stessi disturbi,la percepiscono. Come posso fare?

Per l'epatite cronica la percentuale d'invalidità varia da un grado minimo di 51% ad un massimo di 80%; il punteggio finale tuttavia dipende anche dalla presenza di altre patologie. Per ottenere un beneficio economico è necessario che venga riconosciuto un grado di invalidità almeno del 74%.

Trattandosi di un beneficio riconosciuto dalla legge ai lavoratori, non è possibile licenziare una persona se ne usufruisce per accudire un parente.  

Non è prevista alcuna distinzione tra le patologie ai fini di una visita di controllo dell'INPS.   


avv. Gianluigi Moise

Non è prevista alcuna distinzione tra le patologie ai fini di una visita di controllo dell'INPS.  

Orari controllo malattia per chemioterapia
Sono in cura chemioterapica dopo intervento di mastectomia dx e linfonodo sentinella e vorrei sapere se quando sono in malattia sono soggetta ai controlli.

Possono essere disposti controlli nelle fasce orarie di reperibilità, fatta salva la possibilità di giustificare l'assenza per gli accessi in strutture sanitarie. 


 

Sono appena rientrata a lavorare dopo aver finito i cicli di chemio, vogliono licenziarmi perchè faccio poche ore, come devo comportarmi?
Sono appena rientrata a lavorare prima facevo 25H(a settimana)e ora ne faccio 10H(a settimana) mi vogliono lincenziare perchè dicono che faccio poche ore come mi devo comportare?

Non è chiaro per quale motivo l'orario si sia ridotto a 10 ore; se si tratta di una scelta unilaterale del datore di lavoro tale comportamento è illegittimo, se invece la riduzione è stata concordata tra di voi non è logico che il datore ora minacci un licenziamento. In conclusione non mi pare che vi sia un motivo per licenziare.

Per le donne operate di tumore al seno, esiste la possibilità di prolungare l'assenza per malattia/patologia dal lavoro oltre i 180 gg ?
Tenendo conto che il mio lavoro, part time di 20 ore settimanali in un'azienda che si occupa di ristorazione nel settore militare e pubblico, vorrei sapere se, io che sono operata di tumore al seno dallo scorso anno,ed attualmente in terapia farmacologica, se appunto, ho la possibilità di prolungare l'assenza per malattia oltre i giorni consentiti dalla legge che sono 180.

Per poter superare il periodo di comparto, se il contratto collettivo lo prevede, è necessario il riconoscimento della grave patologie ovvero della necessità di essere sottoposto a terapia salvavita, certificate da un medico di struttura

Come poter continuare la mutua?
Sono malata oncologica dal 2006 è un periodo che non sto bene, da 2 mesi sono in mutua il mio medico di base non vuole piu farmi continuare la malattia. Come posso difendermi?

Il giudizio del medico di base sulla certificazione di malattia non è sindacabile ma nulla vieta che un altro medico del servizio pubblico (anche uno specialista) possa essere di diverso avviso e quindi emettere il certificato.

Non ancora risposta...

Ho 40 anni, nel 2010 sono stata operata da un tumore al seno. Sono stata riconosciuta dall'INPS con una invalidità dell 67%. Ho fatto domanda per pensione di invalidità,per assegno di inabilità temporanea e per la legge 104 e mi sono state bocciate.
Anche i ricorsi successivi sono stati respinti. Poi sono venuta a conoscenza di un certificato per malattia speciale che mi dava la possibilità anche in caso di malattia di avere la presenza con le relative indennità;infatti io raggiungo la mia retribuzione sul lavoro grazie anche ad un premio premio presenza.Mi sono recata al centro di Medicinale legale della mia città e ho chiesto il certificato per malattia speciale ma la dot.sse addetta me lo ha negato perchè avevo già terminato la chemioterapia e la ridioterapia.Sapete dirmi qual'è la legge che prevede questo certificato e darmi qualche delucidazione in proposito?

Le motivazioni possono essere varie; normalmente ciò dipende dall'incidenza che hanno le imposte di origine locale, quale l'aliquota IRPEF regionale.


 

sono nato il 23/1/52, lavoro dal 1973 in asl, ho avuto due anni di aspettativa nel 1974 ai sensi art. 44, dpr 130/69, quando posso andare in pensione?
Vorrei sapere quando posso andare in pensione e se posso recuperare quei due anni di aspettativa per motivi di studio. grazie leonardo digilio

Il quesito guarda materia previdenziale pura, ci vorrebbe un esperto che conosca tutta la normativa INPDAP e tutte le novità del settore.

  • Leggi tutto
  • Se desidera possiamo offrirle informazioni sulla nutrizione nel malato con tumore, ad esempio su i tipi di integratori alimentari. Ci scriva.

    Non mi è chiaro il quesito e cioè quale tipo di pensione sia stata richiesta (invalidità civile, ordinaria, ....). Può specificare?

    Può l'azienda licenziare mio padre (operato di tumore al colon e in attesa di reintervento) licenziarlo dopo 12 mesi di malattia continuativi?
    Salve, mio padre è stato operato per tumore al colon ed è in malattia da Settembre 2010. Lui è assunto come muratore da più di 3 anni e il ccnl di riferimento è edilizia artigianto(prevede un periodo di malattia di 12 mesi).Adesso trascorsi i 12 mesi la ditta gli ha comunicato che dovrà procedere al licenziamento.Ho letto sul vostro sito che la presenza di una grave patologia che richieda terapie salvavita(mio padre dovrà essere operato nuovamente)garantisce almeno un periodo di conservazione del posto di lavoro pari a 18 mesi.Vorrei sapere se il caso di mio padre rientra, se gli ulteriori 6 mesi prevedono un indennizzo economico e come fare per ottenerli? Grazie tanto per la disponibilità. Il periodo massimo di malattia e la possibilità di ottenere ulteriori periodi a retribuzione ridotta o in aspettativa non retribuita dipende da vari fattori: contratto di lavoro, anzianità di servizio, presenza di una grave patologia che richieda terapie salvavita. Normalmente la presenza di una patologia grave garantisce almeno un periodo di conservazione del posto di lavoro pari a 18 mesi.

    Si premette che la durata del periodo di comporto, la durata dell'aspettativa e il riconoscimento delle gravi patologie vengono regolate in maniera molto diversa dai singoli contratti di categoria.

    Il periodo di comporto, cioè il periodo massimo di malattia con diritto a conservare il posto di lavoro, è di 180 giorni in un anno solare; questo è il periodo previsto dal contratto nazionale del settore turismo, applicato anche da bar e ristoranti. Decorso tale periodo è possibile comunque richiedere con raccomandata, esibendo anche regolari certificati di malattia, un periodo di aspettativa senza retribuzione non superiore ai 120 giorni.

    Trattandosi di attività in proprio vi sono due vie percorribili, anche contemporaneamente: la richiesta all'ente previdenziale di ottenere un'invalidità ordinaria, anche temporanea, e la richiesta di invalidità civile all'INPS.

    Che diritti ho?
    Sono un artigiano da 18 anni e ho 41 anni, da 35 giorni ho fatto un' intervento per eliminare gli occhiali l' intevento non ' e' andato bene. sono limitato nel lavoro e nella guido della propria auto.che diritti ho? posso avvalermi di qualche indennizzo?

    Come in ogni caso di intervento con esiti negativi, è sempre possibile adire le vie giudiziarie per il risarcimento del danno ma la decisione del giudice non potrà che dipendere dal giudizio espresso dal consulente tecnico, un medico in questo caso, che attesti l'

    Il diritto ad un beneficio economico nasce qualora venga dichiarata un'invalidità civile pari o superiore al 74%; le patologie oncologiche, se con prognosi favorevole, hanno normalmente una valutazione non superiore al 70%.

    rifiutare le cure
    Mia sorella ha 40 anni e ha una corcinoma mucoepidermoide e percepisce la pensione di invalidità con accompagnamento. Visto che la sua salute stà peggiorando e i medici le propongono una chemio,che non si sa se funzionerà..lei può rifiutare la cura e continuare a prendere la pensione visto che l'anno prossimo ha la visita per la definizione della pensione.

    Non vi è alcun nesso tra il percepire un beneficio economico ed il sottoporsi ad una cura medica. L'unica incompatibilità vi può essere tra la sola indennità d'accompagnamento (non la pensione) ed un ricovero a titolo gratuito in una riabilitativa o di lungodegenza.

    Vorrei sapere se mia madre affetta da tumore al polmone può ricevere l'assistenza domiciliare, nonostante adesso stia cominciando la chemio?
    Faccio questa domanda perchè ci è stato detto da un medico che lavora presso un centro assistenza per cure palliative, che se si fa la chemio non si può usufruire comunque di una assistenza domiciliare.Hanno detto di riferirsi alla legge 38.

    L'assistenza domiciliare, di tipo medico o infermieristico, viene regolamentata in maniera diversa a seconda dell'azienda sanitaria competente per territorio.

    Sicuramente il farmaco è un salvavita ma diversa è la valutazione della terapia al fine del periodo di comporto. Per tale valutazione la certificazione è demandata ad un medico (normalmente un medico legale) dell'ASL competente per territorio.

    Sicuramente il farmaco è un salvavita ma diversa è la valutazione della terapia al fine del periodo di comporto. Per tale valutazione la certificazione è demandata ad un medico (normalmente un medico legale) dell'ASL competente per territorio.

    esiste una norma secondo la quale il mio medico deve specificare con un codice, una nota o quant'altro che le assenze x malattia sono dovute a patologia oncologica?
    sono malata oncologica dal novembre 2006. il mio datore di lavoro mi ha chiesto certificazione di questa patologia ai fini del comporto e delle detrazioni stipendiali.il certificato che ho prodotto- fatto dal mio medico di base- attesta che sono affetta da tale patologia ma per il mio datore di lavoro è ''generico'' non specifica cioè quali delle assenze fatte è da attribuire a tale patologia e mi chiede una dichiarazione a partire dal 2008 (in una lettera ho chiesto i criteri seguiti x l'assegnazione o meno del premio annuale e il conteggio esatto dei gg di malattia effettuati) MI CHIEDONO DI APPLICARE UN CODICE O QUALCOS'ALTRO IN OGNI CERTIFICATO MEDICO ma è così? è corretto e legale o cercano solo di crearmi più problemi di quelli che ho? grazie per la vs collaborazione. Stefania

    Non risulta esserci una norma in tal senso; le norme sulla privacy richiedono la non menzione delle patologie sul certificato da consegnare al datore di lavoro.

    I periodi di terapia salvavita, purché debitamente certificati, non vengono conteggiati ai fini del periodo di comporto.

    La tempistica per ottenere la pensione dipende dal luogo di residenza ma, ricevuta a casa copia del verbale "definitivo" di invalidità, si dovrebbe ridurre ad un mese circa dalla presentazione al patronato dei dati relativi ai redditi ed ai ricoveri.

    Il medico dovrebbe in ogni caso rilasciare il certificato o l'attestazione di invio telematico del certificato. Se l'invio telematico è possibile, il medico rilascia il numero di protocollo del certificato e, su richiesta, copia dello stesso, anche via e-mail in formato pdf. Se l'invio telematico non è possibile, il medico rilascia un certificato cartaceo che il lavoratore dovrà inviare, con la vecchia procedura, all'INPS ed al datore di lavoro (attestazione). Queste in sostanza sono le recenti direttive (circolare 4/2011 dd.

    Il presupposto necessario per ottenere l'indennità d'accompagnamento dipende solamente da una delle seguenti condizioni, derivanti da una grave patologia:


    1) impossibilità di deambulare senza l'aiuto permanente di un accompagnatore;

    Il diritto all'assegno di invalidità civile (dal 74 al 99%) o alla pensione di inabilità civile (100%) nasce da una valutazione medico legale con punteggi derivanti dall'applicazione di specifiche tabelle. Nel caso delle patologie neoplastiche il punteggio base dipende dal grado di compromissione delle funzioni dei singoli organi e dalla prognosi più o meno favorevole.

    figlia non riconosciuta
    Salve, sono la figlia biologica il mio papà che vive con me. Lo seguo io nelle visite e cure però lavoro ed ho dei bambini. Cosa devo fare per i permessi e per avere pensione e accompagnatoria?

    Gentile signora,

    aiuto alle famiglie
    salve vorrei sapere come si fa ad operare un ragazzo con il tumore al cervello non avendo le possibilità economiche per farlo,al ragazzo è stato diagnosticato da poco e i medici dicono che si ingrossa ogni giorno di più,la cosa è urgente ma a napoli le aziende ospedaliere non fanno questa operazione,l'unica possibilità è una clinica privata che però solo per l'operazione vuole 25000,00 euro,non parlando poi della degenza,cosa può fare un genitore?

    Le possiamo segnalare la struttura ospedaliera di neurochirurgia dell’ospedale di Udine; qui opera il dott Skrap che è il primario che opera sul cervello. Si provi ad informare ai seguenti recapiti e ci faccia sapere. La coordinatrice dei Volontari Cericot Signora Ombretta Reggio

     

    Direttore dott. Miran Skrap

    e-mail :skrap@aoud.sanita.fvg.it

     

    Coordinatore infermieristico

    Massimo Noacco

    Equipe medico/infermieristica

    Orari di visita

    No, Abbiamo un Conto corrente bancario presso la banca di credito cooperativo di manzano sede di udine via gorghi n 37 intestato a cericot onlus e con il codice IBAN IT88 PO86 3163 9300 0010 0833 768

    Stiamo raccogliendo le iscrizioni per raggiungere il numero necessario per la terza edizione; per intanto potete fare anche ondine la vostra iscrizione inviando una mail con i dati personali. All’indirizzo segreteria@cericot.it

    Sua mamma può fare domanda di essere sottoposta a visita in commissione medica per l’invalidità e/o per handicap. Le assistenti sociali del comune di residenza della mamma o della circoscrizione Le possono dettagliare tutte le agevolazioni di cui la signora può godere.